Ombrelli colorati e pozzanghere, così ho incontrato Van Gogh a Salerno
| di Luigi MartinoOmbrelli colorati e pozzanghere mi indicano la strada giusta sotto un cielo stanco, incavato e accigliato. Il grigio succhia la saturazione della vita e si porta giù le tempere più belle. Le riscopro più in là, dentro questa chiesa che i Bizantini, nel decimo secolo, dedicarono a Santa Sofia. E’ il complesso monumentale che porta il suo nome ad ospitare la mostra interattiva dedicata a Van Gogh. Ho superato il Duomo da un po’ e m’immergo nelle tempere più belle. L’artista olandese non c’è, eppure tiene le mani di tutti questi curiosi e bisbiglia all’orecchio la sua storia. Non l’hai già sentita? Eccome, ma difficilmente stanca.
Mappering, 3D e virtuale: mi stendo sul pavimento accogliente di questa stanza enorme e intorno ho il mondo. Un bagno d’arte e cultura che fa bene all’anima. La mostra è visitabile ogni giorno. La passeggiata ruota intorno a sette opere, da “La camera da letto di Van Gogh” a “La Casa Bianca”, da “La Siesta” a “Notte stellata sul Rodano”. L’esposizione resterà aperta dal lunedì al venerdì (non festivi) dalle 9 alle 14 e dalle 16 alle 20; il sabato dalle 9 alle 23; la domenica e i festivi dalle 9 alle 21. I costi vanno dai 10 euro del biglietto intero ai 48 del pacchetto family comprensivo di due adulti e tre bambini.
©Riproduzione riservata