Omicidio Borsa, il fratello dopo la sentenza: «Una vittoria triste, il cielo piange e sorride»

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Omicidio Borsa, il fratello dopo la sentenza: «Una vittoria triste, il cielo piange e sorride»

La sentenza è arrivata: ergastolo per Alfredo Erra, il 42enne che, tre anni fa, uccise a colpi di pistola la ex, la 30enne Anna Borsa. A commentare la decisione del tribunale è stato Vincenzo Borsa, fratello di Anna, che ha affidato ai social il suo pensiero, parole cariche di dolore e consapevolezza: “Una vittoria triste. Il cielo piange e sorride”.

Quelle poche parole, semplici ma potentissime, racchiudono l’ambivalenza di un sentimento che mescola giustizia e vuoto, rabbia e malinconia. La sentenza, che pure rappresenta il massimo della pena prevista, non riporterà Anna indietro. Non cancellerà il dolore di una famiglia che ha perso una figlia, una sorella, una ragazza piena di vita.

In una lunga intervista al quotidiano La Città di Salerno (a firma di Carmine Landi), Borsa ha detto che alla lettura del dispositivo di sentenza ha pensato «a mamma e papà, ai loro occhi, alle lacrime che hanno versato e continuano a versare. Anna l’ho sentita accanto a me, ne sono certo. Come se tranquillizzasse “il suo bambino”, così mi chiamava. Quando fu uccisa, le promisi giustizia. Non esistono parole adatte, perché la sentenza è giunta al termine d’uno stillicidio, come se dovessimo difenderci. Da cosa? Per ciò che ci ha tolto, come sarebbe stato possibile non dargli l’ergastolo?».

I giudici hanno condannato all’ergastolo Alfredo Erra per l’omicidio di Anna Borsa, e il tentato omicidio del fidanzato di lei, Alessandro Caccavale. Nessun attenuante riconosciuta all’imputato. Anzi sono state considerate anche le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi, oltre a una serie di atti persecutori compiuti dall’uomo nei confronti della giovane vittima prima dell’omicidio, avvenuto il 1° marzo 2022. L’uomo raggiunse il salone di parrucchieri dove la giovane lavorava, estrasse una pistola e sparò ferendola mortalmente.



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