Omicidio Silvia Nowak: due settimane dopo non si conosce il killer e non c’è l’arma del delitto
| di Luigi Martino
Sono passate due settimane dal tragico ritrovamento del cadavere di Silvia Nowak, una 53enne di origine tedesca, la cui vita è stata stroncata in circostanze ancora avvolte nel mistero. Il corpo della donna è stato rinvenuto a soli 150 metri dalla villetta che condivideva con il suo compagno a Ogliastro Marina, una frazione del noto comune di Castellabate.
Le indagini, condotte dalle forze dell’ordine, non hanno ancora fatto chiarezza sulle cause della morte e sull’arma utilizzata nel delitto. Le autorità stanno lavorando senza sosta per ricostruire gli ultimi momenti di vita di Silvia e per identificare il colpevole di questo efferato omicidio.
Intanto, la comunità di Ogliastro Marina vive in uno stato di crescente ansia e preoccupazione. La notizia dell’omicidio ha scosso profondamente i residenti, che si sentono vulnerabili e inquieti. “Vogliamo giustizia”, affermano molti abitanti, “temiamo che questa storia rimanga senza risposta e che l’assassino possa colpire di nuovo”.
Il caso ha sollevato numerosi interrogativi e speculazioni tra i cittadini, mentre il dolore e la rabbia per la perdita di Silvia si fanno sempre più evidenti. Gli inquirenti, nel frattempo, invitano chiunque abbia informazioni utili a farsi avanti, nel tentativo di dare una risposta a una comunità colpita da un’ombra di paura.
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