Omicidio-suicidio di Agropoli, accertamenti tecnici cruciali nella casa dei coniugi
| di Antonio VuoloNuovi sviluppi emergono nell’inchiesta relativa alla tragedia che ha colpito la coppia di coniugi ad Agropoli. Il 15 marzo prossimo, militari del Reparto Investigazioni Scientifiche di Roma eseguiranno ulteriori accertamenti tecnici non ripetibili sul materiale repertato all’interno dell’appartamento di Via Donizetti, dove la mattina del 22 gennaio scorso furono trovati senza vita i coniugi Annalisa Rizzo e Vincenzo Carnicelli, rispettivamente di 43 e 63 anni.
Gli investigatori intendono ricostruire in modo approfondito i fatti avvenuti all’interno dell’abitazione dove i coniugi vivevano, al fine di gettare luce sulla dinamica dell’accaduto. Questi nuovi accertamenti arrivano poco dopo il precedente intervento degli investigatori nella casa della coppia, avvenuto il 22 febbraio scorso, durante il quale sono stati effettuati nuovi rilievi e raccolti reperti utili all’indagine.
L’ipotesi principale rimane quella dell’omicidio-suicidio da parte dell’uomo con un coltellaccio, tuttavia non si esclude che Carnicelli sia stato ferito mortamente dalla moglie con un taglierino, forse nel tentativo di difendersi. I corpi dei coniugi furono trovati nella cameretta della figlia, che però dormiva nella stanza matrimoniale al momento dell’evento e non avrebbe udito nulla.
Si ritiene che la lite sia scoppiata in cucina al ritorno della donna. I due corpi sono stati ritrovati sul pavimento, uno sopra l’altro, accanto alle due armi da taglio, successivamente sequestrate dai Carabinieri della Compagnia di Agropoli, sotto la direzione del capitano Giuseppe Colella, incaricati delle indagini su delega della Procura vallese.
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