Omicidio Vassallo: chiesta l’archiviazione per un carabiniere

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Omicidio Vassallo: chiesta l’archiviazione per un carabiniere

La complessa inchiesta sull’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica noto come il “sindaco pescatore”, si arricchisce di un ulteriore sviluppo. La Procura di Salerno ha avanzato la richiesta di archiviazione per il carabiniere Luigi Molaro, stretto collaboratore del colonnello Fabio Cagnazzo, attualmente detenuto con l’accusa di essere tra i principali responsabili del delitto.

Accuse di depistaggio ancora sotto esame

Sebbene la Procura abbia chiesto l’archiviazione per Molaro, restano ombre sul suo presunto ruolo nei tentativi di depistaggio. Secondo le indagini, il carabiniere avrebbe avuto una parte attiva nel recupero e nella manipolazione delle immagini di videosorveglianza, oltre che nella redazione di documenti poi utilizzati dal colonnello Cagnazzo. Questi elementi, pur non sufficienti a sostenere un’accusa in sede penale, lasciano aperti interrogativi sulla sua condotta.

Archiviazione anche per Salvatore Ridosso

Nella stessa istanza, la Procura ha richiesto l’archiviazione per Salvatore Ridosso, figlio del collaboratore di giustizia Romolo Ridosso. Gli inquirenti ritengono che, nonostante abbia partecipato a un sopralluogo preparatorio per il delitto, il suo coinvolgimento sia stato marginale e privo di legami diretti con il gruppo criminale.

Indagini ancora in corso

Nonostante queste richieste di archiviazione, l’indagine sull’omicidio di Vassallo rimane aperta. Gli investigatori continuano a concentrarsi sull’identificazione dei mandanti e sulle ragioni alla base del brutale assassinio.

Le indagini hanno già portato all’individuazione di quattro presunti responsabili: il colonnello Fabio Cagnazzo, l’ex brigadiere Lazzaro Cioffi, l’imprenditore Giuseppe Cipriano e il collaboratore di giustizia Romolo Ridosso. Secondo l’accusa, il gruppo avrebbe agito per impedire che Vassallo denunciasse un traffico di droga nel porto di Acciaroli, traffico che avrebbe messo a rischio gli interessi criminali della zona.

Rimane tuttavia ancora un mistero l’identità dell’autore materiale dell’omicidio, colui che la notte del 5 settembre 2010 ha sparato i colpi mortali. La verità, a distanza di anni, sembra ancora lontana, ma la determinazione degli inquirenti non si è affievolita.

Un caso simbolo

L’assassinio di Angelo Vassallo ha scosso profondamente il Cilento e l’Italia intera, diventando un simbolo della lotta contro l’illegalità. Le richieste di giustizia, sia da parte dei familiari che della comunità, restano forti. La speranza è che le indagini possano finalmente fare piena luce su uno dei casi più oscuri della cronaca italiana recente.

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