Omicidio Vassallo, don Patriciello in carcere per parlare con il colonnello Fabio Cagnazzo
| di Redazione
Un incontro che ha visto la partecipazione del parroco di una comunità da sempre impegnata nella lotta contro le problematiche legate alla criminalità organizzata. La richiesta è giunta attraverso una istanza firmata dall’avvocato Ilaria Criscuolo, che assiste il colonnello Fabio Cagnazzo, coinvolto in un caso che ha scosso l’intera provincia di Salerno. L’incontro, svoltosi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, è stato un momento di confronto personale e spirituale, volto a offrire supporto emotivo a Cagnazzo, che si trova al centro di un’inchiesta legata all’omicidio del sindaco pescatore Angelo Vassallo, ucciso nel 2010.
Cagnazzo è accusato di essere tra i presunti responsabili dell’assassinio di Vassallo, un delitto che ha lasciato un segno profondo nella comunità di Pollica e che ha suscitato un ampio dibattito pubblico. Le indagini condotte dalla Procura di Salerno, sotto la guida del procuratore Giuseppe Borrelli, hanno recentemente portato alla conclusione delle fasi preliminari, con il coinvolgimento anche dell’ex brigadiere Lazzaro Cioffi e dell’imprenditore Giuseppe Cipriano, accusati di essere complici nell’esecuzione dell’omicidio e di aver tentato di depistare le indagini.
Dal punto di vista cautelare, l’inchiesta ha visto la conferma degli arresti da parte del Riesame, con la vicenda che ora si prepara a entrare in una nuova fase. Il 8 aprile si discuterà in Cassazione il ricorso delle difese, con l’attenzione che si concentra su un possibile rinvio a giudizio. A proposito della difesa, l’avvocato Criscuolo ha dichiarato che la priorità è giungere rapidamente al processo per poter far emergere le proprie argomentazioni in merito alla vicenda.
Un anno fa, Cagnazzo aveva respinto fermamente le accuse, dichiarandosi estraneo ai fatti durante un interrogatorio con i pubblici ministeri. Intanto, il parroco di San Giovanni a Teduccio, don Maurizio Patriciello, che ha avuto modo di conoscere il colonnello durante la sua attività nella lotta alla criminalità nella zona di Napoli, ha voluto offrire un sostegno umano e spirituale. Il sacerdote, noto per il suo impegno contro la camorra e l’inquinamento, ha incontrato Cagnazzo per infondergli coraggio in un momento di grande difficoltà, portando un messaggio di speranza in una situazione così complessa.
Le accuse nei confronti di Cagnazzo riguardano principalmente il suo presunto ruolo nel depistare le indagini sull’omicidio di Vassallo, cercando di indirizzare i colleghi verso un pusher di Acciaroli e ostacolando la ricerca della verità. L’ipotesi è che il colonnello avesse un interesse diretto nei traffici illeciti di droga che il sindaco cercava di contrastare, rendendo la sua morte un ostacolo da rimuovere per tutelare affari criminali nella zona. Ora, sarà il tribunale a dover decidere sulla fondatezza di queste accuse e sulle eventuali responsabilità di chi, secondo le indagini, avrebbe cercato di distorcere il corso della giustizia.
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