Omicidio Vassallo, interrogati gli indagati. Cagnazzo non risponde
| di Luigi MartinoSi è avvalso della facoltà di non rispondere il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, arrestato nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica noto per il suo impegno nella difesa dell’ambiente. Durante l’interrogatorio di garanzia, che si è svolto oggi presso il Tribunale di Salerno, Cagnazzo ha scelto di non rilasciare alcuna dichiarazione spontanea. Intanto, Giuseppe Cipriano, l’imprenditore coinvolto nell’inchiesta, ha respinto ogni accusa durante la propria audizione davanti al Gip Annamaria Ferraiolo.
Il legale del colonnello ha annunciato la prossima presentazione di una richiesta di riesame della custodia cautelare, che verrà inoltrata una volta completato l’esame degli atti d’indagine, che ammontano a oltre 78mila pagine. La strategia difensiva punta a confutare le accuse, ritenute infondate, per ottenere la scarcerazione di Cagnazzo.
Nel frattempo, si attende per lunedì 11 novembre l’audizione davanti al Gip del brigadiere Lazzaro Cioffi, presunto complice di Cagnazzo in un accordo di omertà. Tra le persone sottoposte a misure di custodia cautelare figura anche Romolo Ridosso, accusato di concorso nell’omicidio di Vassallo, avvenuto il 5 settembre 2010 e rimasto a lungo irrisolto.
L’inchiesta rappresenta un passo cruciale per fare luce su un caso che, da oltre un decennio, scuote la comunità di Pollica e solleva interrogativi sulla sicurezza e integrità delle istituzioni locali. L’omicidio del “sindaco pescatore” resta un capitolo doloroso nella storia recente della costa cilentana, simbolo della lotta per la legalità e la tutela dell’ambiente.
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