Omicidio Vassallo, l’interrogatorio di Ridosso apre il vaso di pandora: ora tremano in molti

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Omicidio Vassallo, l’interrogatorio di Ridosso apre il vaso di pandora: ora tremano in molti

Proseguono a porte chiuse e in un clima di assoluto riserbo gli interrogatori di Romolo Ridosso, collaboratore di giustizia di Scafati arrestato nei giorni scorsi per il suo presunto coinvolgimento nell’omicidio di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” assassinato il 5 settembre 2010. La vicenda, che per anni è rimasta avvolta nel mistero, sembra aver raggiunto una svolta con l’arresto di quattro persone, tra cui anche un ufficiale dei carabinieri e un ex brigadiere, accusati di concorso in omicidio aggravato da premeditazione e finalità mafiose.

L’interrogatorio

Secondo quanto emerso, Ridosso avrebbe iniziato a collaborare con la giustizia già da qualche tempo, contribuendo a indirizzare le indagini verso una pista legata al traffico di droga che Vassallo avrebbe scoperto e minacciato di denunciare. L’inchiesta della Procura di Salerno, guidata dal procuratore Giuseppe Borrelli, sta infatti approfondendo il contesto di quei traffici illeciti che, nell’estate del 2010, avrebbero interessato soprattutto l’area di Acciaroli.

Il vaso di pandora

L’interrogatorio di Ridosso, che si è svolto per diverse ore davanti al giudice per le indagini preliminari, si è rivelato lungo e complesso. Nonostante il silenzio ufficiale sugli elementi forniti dal collaboratore, la sua deposizione potrebbe offrire nuovi spunti per accelerare le indagini e fare luce sui fatti. Secondo l’accusa, Ridosso avrebbe contribuito all’omicidio di Vassallo, partecipando a sopralluoghi nei pressi dell’abitazione del sindaco, utilizzando la sua auto per monitorare la zona e identificare eventuali telecamere di sorveglianza.

Nel Cilento

Parallelamente, il clima nella cittadina di Pollica è stato scosso da accuse mosse contro il sindaco Stefano Pisani da Dario Vassallo, fratello di Angelo e presidente della Fondazione a lui intitolata, che ha chiesto l’invio di una commissione d’accesso nel Comune. Tuttavia, il Consiglio comunale ha manifestato solidarietà e pieno sostegno a Pisani, dichiarando: “Riteniamo inaccettabili le accuse mosse nei confronti del nostro sindaco e della comunità intera, illazioni prive di fondamento che ledono l’immagine di una comunità onesta”.

La comunità di Pollica si dice unita nel portare avanti l’eredità di Vassallo, sottolineando l’impegno per la verità e la giustizia. Con il recente interrogatorio di Ridosso e i progressi dell’inchiesta, i cittadini confidano che gli aspetti ancora oscuri del delitto possano finalmente venire alla luce, rendendo giustizia alla memoria di Vassallo e restituendo verità alla famiglia e all’intero Cilento.

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