Omicidio Vassallo, Ridosso ascoltato per ore. Lazzaro Cioffi: «Preferisco non rispondere»

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Omicidio Vassallo, Ridosso ascoltato per ore. Lazzaro Cioffi: «Preferisco non rispondere»

Dopo quattordici anni di misteri irrisolti, prosegue l’inchiesta sull’omicidio di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica, assassinato il 6 settembre 2010. Al centro delle indagini, l’interrogatorio di garanzia di Romolo Ridosso, ex collaboratore di giustizia e uno dei quattro uomini per cui è stata disposta la custodia cautelare in carcere su richiesta della Procura di Salerno, guidata dal procuratore Giuseppe Borrelli.

L’accusa

L’interrogatorio di Ridosso, ex affiliato al crimine organizzato dell’Agro Nocerino Sarnese, si è svolto in un’udienza fiume durata tutto il giorno e condotta dal gip Annamaria Ferraiolo. Assistito dal suo legale, l’avvocato Michele Avino, Ridosso ha risposto dettagliatamente alle domande, portando alla luce nuovi particolari da approfondire. Oggi, il gip continuerà l’interrogatorio per fare chiarezza su alcuni aspetti emersi che potrebbero rivelarsi fondamentali per l’inchiesta. Ridosso è accusato di concorso in omicidio volontario, con l’aggravante della premeditazione e delle finalità mafiose. Nonostante abbia già collaborato con le autorità su questo caso, le sue dichiarazioni passate non hanno sempre convinto gli inquirenti, risultando talvolta inattendibili e costandogli l’esclusione dal programma di protezione per testimoni.

Le carte

Nell’ordinanza, il gip evidenzia il ruolo di Ridosso nella vicenda, pur non direttamente coinvolto nel traffico di stupefacenti. Secondo le indagini, l’uomo avrebbe preso parte a un sopralluogo a Pollica il 3 settembre 2010, pochi giorni prima del delitto, insieme a Giuseppe Cipriano e su richiesta di Lazzaro Cioffi, per valutare la presenza di telecamere. Questo indicherebbe, secondo le motivazioni del gip, una pericolosità specifica e il desiderio di Ridosso di entrare nell’associazione criminale dell’imprenditore Raffaele Maurelli.

Gli altri interrogatori

Parallelamente, ieri si è svolto l’interrogatorio di garanzia per Lazzaro Cioffi, ex brigadiere della Guardia di Finanza, già condannato per traffico di droga. Davanti al gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Cioffi ha scelto di non rispondere alle domande, rilasciando dichiarazioni spontanee nelle quali si è professato innocente. Il suo avvocato, Giuseppe Stellato, ha annunciato che presenterà ricorso al tribunale del Riesame di Napoli per contestare la misura cautelare, sostenendo che le accuse della Procura si basano solo su indizi.

Verso la verità

L’inchiesta sul delitto Vassallo prosegue così con nuovi interrogatori e una revisione dei dettagli. L’intera comunità attende che emergano elementi decisivi per risolvere uno dei casi più drammatici degli ultimi anni, che ha lasciato un vuoto incolmabile tra i cittadini di Pollica e un’eredità di lotta e giustizia incarnata nella figura di Angelo Vassallo.

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