Omicidio Vassallo, si riapre il caso: cosa succede adesso e perchè è stata annullata l’ordinanza del gip

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Omicidio Vassallo, si riapre il caso: cosa succede adesso e perchè è stata annullata l’ordinanza del gip

La Suprema Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dalla difesa di uno degli indagati per l’omicidio del sindaco pescatore di Pollica, Angelo Vassallo, annullando l’ordinanza emessa dal Gip di Salerno. Si torna al Riesame per una nuova valutazione delle posizioni degli accusati.

Nuovi sviluppi sull’inchiesta relativa all’omicidio di Angelo Vassallo, ucciso nel 2010. I giudici della Corte di Cassazione hanno annullato, con rinvio, l’ordinanza del tribunale del Riesame di Salerno, imponendo una nuova valutazione della posizione degli indagati. La decisione della Suprema Corte si basa su carenze di motivazione da parte del Riesame, che dovrà ora esprimersi nuovamente sui ricorsi avanzati dalla difesa.

Nel frattempo, restano in stato di arresto il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, difeso dall’avvocato Ilaria Criscuolo, e il luogotenente Lazzaro Cioffi, difeso dall’avvocato Franco Luigini. Indagati anche Giuseppe Cipriano, imprenditore di Scafati, e altri soggetti legati a vario titolo alla vicenda.

Le dichiarazioni

La Procura attende ora le motivazioni complete della Cassazione per procedere con una nuova richiesta di udienza davanti ai giudici del Riesame. Secondo fonti investigative, si starebbe lavorando per ridefinire i capi d’accusa e accelerare i tempi del processo.

“Occorre andare fino in fondo – affermano i familiari della vittima – e fare piena luce su una vicenda che ha sconvolto un’intera comunità. Non ci fermeremo finché non avremo giustizia.”

Le indagini

L’inchiesta sull’omicidio del “sindaco pescatore” è andata avanti per oltre quindici anni. Gli investigatori hanno raccolto una mole ingente di documenti, testimonianze, intercettazioni e filmati di videosorveglianza. Secondo gli inquirenti, Angelo Vassallo avrebbe potuto scoprire traffici illeciti legati allo spaccio di droga lungo la costa cilentana.

Dall’analisi delle immagini riprese nei pressi del luogo del delitto, emergerebbero elementi che collegherebbero alcuni degli indagati alla scena del crimine, anche grazie a un piccolo pulsante trovato all’interno dell’auto della vittima.

Ipotesi e movente

Non sono ancora chiare tutte le dinamiche, ma l’ipotesi più accreditata è che Vassallo fosse un ostacolo per organizzazioni criminali attive sul territorio. I legami tra ambienti del malaffare e taluni esponenti delle istituzioni sono tuttora al vaglio degli inquirenti.

In attesa della nuova udienza al Riesame, il caso Vassallo resta una ferita aperta per l’intera comunità cilentana. La speranza è che la giustizia possa finalmente restituire verità e dignità alla memoria di un uomo che ha dedicato la sua vita alla legalità e alla tutela del territorio.

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