Gay insultati in spiaggia a Marina di Camerota. Aperta un’interrogazione parlamentare
| di Maria Mazzeo Un gruppo di ragazzi omosessuali è stato insultato e minacciato da una famiglia di cinque persone approdata con un motoscafo sulla spiaggia del Troncone, uno dei luoghi della provincia di Salerno più frequentati dalla comunità gay.
Tra di essi anche Carlo Cremona, presidente di I-Ken, associazione napoletana per i diritti degli omosessuali, che si trovava al Troncone insieme al suo compagno. «Eravamo sulla spiaggia quando una famiglia di cinque persone a bordo di un motoscafo a noleggio è arrivata fin sul bagnasciuga. Alla vista dell’imbarcazione sulla spiaggia, i bagnanti si sono alzati per andare a protestare dal momento che alle imbarcazioni non è consentito l’approdo sulla spiaggia. Alla nostra richiesta di spostare il motoscafo – ha detto Cremona – la donna della famiglia ha cominciato ad insultarci con una serie di parolacce a sfondo sessuale, rivolgendoci i tipici appellativi discriminatori nei confronti dei gay e intimandoci di non tornare più sulla spiaggia». Tra l’altro, pare che un giovane componente della famiglia, armato di un coltello da sub, si sia avvicinato con fare minaccioso. A quel punto, il presidente di I-Ken ha chiamato la Guardia Costiera di Marina di Camerota che però è arrivata quando la famiglia aveva già lasciato la spiaggia. «La Guardia Costiera ci ha messo un’ora e mezza ad intervenire – ha spiegato Cremona – per questo ho deciso di recarmi dai carabinieri di Marina di Camerota per sporgere denuncia contro ignoti».
Per gli uomini della Capitaneria di porto non ci sarebbe stato nessun ritardo nell’intervenire « solo i necessari tempi tecnici, in coincidenza con il gran numero di controlli effettuati su un litorale lungo 70 chilometri, gremito da migliaia di bagnanti e comunque pattugliato costantemente dal nostro personale» – ha spiegato Vittorio Giovannone, comandante della capitaneria di porto di Palinuro. Giovannone tiene a precisare che, dopo l’arrivo sulla spiaggia del Troncone sono state elevate tre multe ad altrettante imbarcazioni per ormeggio sottocosta.
In seguito a questo episodio di violenza verbale contro la comunità omosessuale, a pochi giorni da un’altra aggressione ai danni di una coppia gay sul lungomare di Agropoli, I-Ken intende andare fino fondo: ha già contattato l’assessore alle politiche sociali della Regione Campania Alfonsina De Felice per organizzare un tavolo contro l’omofobia. Inoltre, sulla vicenda è stata immediatamente presentata un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Roberto Maroni e al ministro per le pari opportunità Mara Carfagna dai deputati radicali eletti nelle liste del Pd, prima firmataria Rita Bernardini, per sapere se "il Governo non ritenga che tale atto, avvenuto davanti a centinaia di persone, dimostri che l’odio e il disprezzo per le persone gay e’ continuamente alimentato anche dall’indifferenza totale delle istituzioni locali e nazionali". I parlamentari radicali chiedono anche "un vero e proprio piano d’intervento che comprenda aiuto, sostegno, protezione, informazione ed educazione, da promuovere a tutti i livelli sociali e istituzionali verso la comunità lgbt".
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