«Onirico», la performance omaggio al maestro Peppe Capasso dell’artista Costabile Guariglia
| di Antonio VuoloOnirico è una performance multimediale, tra arte visiva e sonoro, che si svolgerà in una parte dello spazio espositivo al piano terra del seminario vescovile allestendo un lungo tavolo di sei metri che ospiterà una conversazione a due. L’inaugurazione si terrà venerdì 22 settembre alle ore 19,30
al Museopossibile ArteContemporanea del Seminario Vescovile di Nola (Ingresso gratuito con aperitivo ore 20,30).
Onirico è una performance di Costabile Guariglia, artista originario di Castellabate, nata all’interno di un lungo sogno estivo, esaltato dal dialogo con l’artista Peppe Capasso nonostante la sua prematura scomparsa, per superare il divario tra morte e vita. Nella performance Guariglia agisce consapevole e cosciente dell’amicizia che lo ha legato a Peppe Capasso per lunghi anni e ripercorre i luoghi condivisi con lui per riscoprirli, perché essi esistono di per sé e sono ormai superiori al trascorrere progressivo del tempo.
In Onirico Costabile Guariglia si apre ad un’indagine intima e profonda, a tutto campo, per
approfondire aspetti interiori oscillanti tra sacro e profano e tra visivo e sonoro; va a fondo,
esplorando l’intimità propria e altrui, e coglie l’occasione per intensificare le caratteristiche
di quei dialoghi lucidi e frammentati con cui si è formato insieme all’amico artista Peppe Capasso.
Costabile Guariglia può essere considerato uno dei pochi artisti della performance
indipendente, come idea della cripta propone un’arte che sta all’ombra, che si nasconda e
si mostri al tempo stesso, conservandosi uno spazio e proponendolo appena all’esterno(M. Perniola).
Dopo l’opera Onirico, sarà presentato un nuovo lavoro performativo a Roma per febbraio 2024 presso l’Istituto di Cultura dell’Austria; un nuovo incontro con il pubblico dopo le sue ultime esperienze artistiche del 2020 presso la Biblioteca Civica di Rovereto e Mart, del 2020 al Superstudio di Milano, del 2019 presso il museo Kunsterlhaus di Vienna, del 2018 al Palazzo Pallavicini di Bologna, del 2015 al Museo Madre di Napoli, del 2014 a Berlino presso Corpo 6 Gallery e poi al PAN (Palazzo delle Arti di Napoli).
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