Finanziamenti per le aziende vitivinicole
| di Biagio CafaroLa regione Campania ha indetto un bando tramite il quale le aziende vinicole possono richiedere un finanziamento alla propria attività. I fondi messi a disposizione per la campagna vitivinicola 2010/2011 campana ammontano a oltre 6 milioni di euro, circa il 3% dei fondi nazionali. Gli investimenti per la regione Campania sono di 475 mila euro. L’importo minimo della spesa ammessa a finanziamento è pari ad Euro 20.000,00, mentre l’importo massimo finanziabile è fissato in Euro 150.000,00. I beneficiari di tali fondi sono le imprese che svolgono sia la fase di trasformazione che di commercializzazione. In particolare il sostegno è limitato alle seguenti categorie di beneficiari: Le microimprese, le piccole e medie imprese la cui attività sia:
a. la produzione di mosto di uve ottenuto dalla trasformazione di uve fresche da essi stessi ottenute, acquistate o conferite dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
b. la produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da essi stessi ottenuti, acquistati o conferiti dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
c. l’affinamento e/o il confezionamento del vino conferito dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
d. in via prevalente, l’elaborazione, l’affinamento ed il successivo confezionamento del vino acquistato, ai fini della sua commercializzazione.
Le spese ammesse a finanziamento rientrano nelle seguenti categorie:
a) Acquisto di attrezzature ed elementi di arredo per l’allestimento dei punti vendita extra aziendali, l’esposizione e la degustazione dei prodotti vitivinicoli;
b) Spese per l’acquisto di attrezzature informatiche (pc, stampanti, fax, etc.) e dei relativi programmi, specificatamente connesse alla realizzazione delle attività di cui alle lettere a) e c);
c) Spese tecniche di progettazione e realizzazione del progetto nel limite del 5% dell’importo totale del progetto presentato;
d) Per le attività di e-commerce, in particolare, sono comprese tutte le spese inerenti l’attivazione del sito internet, le spese di consulenza, di registrazione del dominio, di preparazione e creazione delle pagine del sito, di manutenzione ed aggiornamento, di registrazione del copyright, dei protocolli di sicurezza, nonché di attivazioni dei supporti logistici collegati alla gestione degli ordini;
e) Spese per la manutenzione dei locali interessati all’investimento di che trattasi (es. pitturazione, controsoffittatura, arredi elettrici) nel limite massimo del 15% dell’importo totale del progetto.
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