Orria, inchiesta su presunti rifiuti interrati. Inverso: «Niente percolato»
| di Marco SantangeloProsegue l’inchiesta sui presunti rifiuti interrati in un terreno tra il Comune di Orria e la frazione di Piano Vetrale. Le immagini esclusive girate all’interno dell’ex Mattatoio dalle telecamere del giornale del Cilento, hanno sollevato non pochi dubbi in paese. Logicamente l’area interessata è stata sottoposta a sequestro dai carabinieri del Noe di Salerno. Dalle riprese si può notare come siano stati effettuati dei primi scavi per la successiva analisi del terreno. Una grande quantità di rifiuti è stata ritrovata sul posto, in un luogo che per anni è stato utilizzato come un sito di stoccaggio completamente «abusivo» e in cui le presunte «attività illecite di abbandono proseguivano inosservate».
Stiamo parlando di materiale di ogni genere: ferro, vetro, vernici, elettrodomestici, attrezzatura da ufficio, materiale edile ed elettronico e molto altro ancora. Tre sono le persone che risultato indagate dalla procura. Si tratta del legale rappresentante di una locale impresa operante nel settore edilizio, dei un tecnico comunale e un operatore ecologico. Dovranno rispondere di attività di gestione di rifiuti illecita e non autorizzata.
A confermare la tesi degli inquirenti, è il fatto che l’area di trasbordo dei rifiuti, scarico e carico, si trova in tutt’altro posto. Ovvero in un punto adiacente alla strada tra il Comune di Orria e la frazione di Casino Lebano. Un territorio in possesso della chiesa a cui il Comune paga l’affitto.
A parlare adesso è il sindaco di Orria, Mauro Inverso, pronto a fare chiarezza su alcuni dettagli della vicenda e ad assicurare che, qualsiasi sia la portata del «disatro ambientale», l’amministrazione sarà pronta a rispondere apportando al più presto una risoluzione definitiva.
Inverso tende a precisare il fatto che «non sia stato rinvenuto del percolato» e che questo caso «non debba essere paragonato a quanto accaduto nell’inchiesta Terra dei Fuochi», evitando, almeno per il momento, allarmismi di ogni genere. Il primo cittadino afferma che lui e la propria giunta erano all’oscuro di quanto accadeva nell’area ex Mattatoio. «Nel merito – ribatte il primo cittadino di Orria – segnalo che l’area è stata utilizzata, presumibilmente, quale sito di stoccaggio dalle passate amministrazioni, non da quella in carica. L’attuale amministrazione ha invece provveduto ad avviare tutte le procedure previste dalla normativa di settore (caratterizzazione), al fine di approfondire alcune segnalazioni pervenute».
Proprio per «far fronte a questo problema» e per «evitare che in futuro possa ripetersi una situazione del genere», Inverso ha spiegato che «sono state attivate delle procedure di collaborazione con le forze dell’ordine». Il tutto avverrebbe tramite un piano di video sorveglianza.
«Abbiamo messo in bilancio una somma di 10 mila euro – spiega il sindaco – per attivare la video sorveglianza in collaborazione con il corpo dei carabinieri forestale di Stio per avere ulteriori telecamere e fare in modo che questo fenomeno che per lungo tempo ha caratterizzato i nostri territori venga annientato». Infine Inverso conclude rassicurando la popolazione di aver attivato tutti i procedimenti tecnici per l’affidamento a ditte specializzate per la rimozione di abbandono di ingombranti lungo le strade del nostro territorio.
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