Ospedale Agropoli, interrogazione di Pierro (Lega) sui tempi di ripresa attività
| di Antonio VuoloIl futuro dell’Ospedale di Agropoli resta incerto, nonostante la nota dell’8 luglio 2020, con la quale l’Asl Salerno aveva preannunciato la riorganizzazione del Presidio ospedaliero nel frattempo diventato Covid Hospital, e la riapertura del Pronto Soccorso h24, garantendo un investimento di circa 2 milioni di euro. Per conoscere la tempistica per la messa a punto di tutte le attività previste dall’Atto Aziendale e per il rientro del pronto soccorso nella “rete delle emergenze”, al netto di eventuali inaspettate riprese della Pandemia, il consigliere regionale della Lega Attilio Pierro presenta interrogazione a risposta scritta avente ad oggetto: «Chiarimento circa i tempi di ripresa di tutte le attività previste nell’’Ospedale di Agropoli».
«L’ospedale di Agropoli era stato chiuso nel 2013, spiega l’esponente della Lega nel documento inoltrato al presidente De Luca, in attuazione del DCA 49/2010. Nel 2016, con il DCA n.33, la Giunta regionale ne ha disposto la riapertura, in considerazione delle particolari esigenze connesse alla complessità del territorio ed alla critica situazione della viabilità.
Questo P.O. era stato configurato come punto di accesso in deroga, dotato di pronto soccorso e di 20 posti letto di Medicina Generale, con relativo organico di medici ed infermieri, e con servizi di supporto, quali la radiologia e il laboratorio di analisi oltre alla “week surgery”. Con il DCA n. 8/2018, continua il consigliere Pierro, il presidio è stato addirittura annesso al DEA di I° livello di Vallo della Lucania, competente per tutte le problematiche organizzative. Presso la struttura di Agropoli, al momento, sono presenti anche 5 posti letto per pazienti in stato vegetativo o di minima coscienza (SUAP), che avrebbero dovuto essere portati a 11 al termine dei lavori di adeguamento non completati. Da gennaio ad oggi, scrive il conigliere della Lega, gli accessi verso il presidio di Agropoli sono stati 8.000, a conferma che la riapertura dell’ospedale è stata una scelta giusta, che ha dato una risposta alle esigenze assistenziali espresse dal territorio inserendole nella rinnovata rete ospedaliera provinciale, ma senza un P.S. attivo h24 non è possibile garantire un servizio sufficiente essendo Agropoli, attualmente escluso dalla “rete delle emergenze” atteso che risulta attiva solo una Postazione Fissa di Primo Soccorso Territoriale (PSAUT), priva – a titolo d’esempio – di cardiologo e radiologo per un numero di ore sufficienti all’accertata necessità e senza che sia stata attivata l’attività chirurgica. Chiedo al presidente della Giunta di rispondere quanto prima sul futuro e l’attuazione del piano previsto dalla ASL Salerno, vista la rilevanza dell’Ospedale di Agropoli per migliaia di cittadini».
Così in una nota il consigliere regionale della Lega Attilio Pierro in merito al futuro dell’ospedale e del Pronto Soccorso di Agropoli.
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