Ospedale Agropoli, si pensa al futuro. Cgil: «Verso riapertura definitiva»
| di Redazionedi Antonio Vuolo
Il presidio ospedaliero di Agropoli, che sarebbe dovuto servire per affrontare l’emergenza Coronavirus insieme a quello di Scafati, è stato protagonista di numerosi interventi di adeguamento che potrebbero nell’immediato rilanciare la propria funzione su un territorio vasto e complesso come quello cilentano.
Il piano dell’Asl Salerno ha previsto infatti 22 posti di terapia: 4 tra ex Rianimazione, sale operatorie, cardiologia, 11 posti di terapia sub intensiva distribuiti tra ex Obi ed Endoscopia e 39 posti letto ordinari di degenza distribuiti tra Medicina, Disturbi alimentari e Utic. Nuovi reparti che si affiancherebbero alla medicina generale attualmente già attiva, con la speranza che gli stessi siano funzionali ad un pronto soccorso rientrante nella rete dell’emergenza.
«La Funzione Pubblica CGIL di Salerno – dicono in una nota il segretario generale Antonio Capezzuto e il segretario provinciale Pasquale Addesso – ritiene fondamentale il rilancio immediato del Presidio di Agropoli, che va reso immediatamente esigibile nelle sue funzioni di Presidio strategico sul territorio, non solo quindi legato all’emergenza Covid-19. Siamo fiduciosi perché i lavori di adeguamento della struttura sono utili per la riapertura definitiva dell’ospedale. Ora – concludono Capezzuto e Addesso – è il momento di accelerare e restituire nel più breve tempo possibile, ai cittadini cilentani, una struttura pronta a garantire loro tutte le cure e l’assistenza necessaria».
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