Ospedale di Polla, Cisl segnala «grave carenza di infermieri e oss nel reparto di Medicina»
| di Pasquale SorrentinoRichiesta urgente incremento di personale per il reparto di Medicina dell’ospedale di Polla. La Cisl Salerno ha segnalato la grave carenza di personale del reparto di Medicina di Polla, in particolare Infermieristico ed OSS. “Al fine di evitare inutili equivoci strumentali – si legge nella nota – precisiamo che riteniamo indispensabile mantenere gli attuali posti letto a servizio della popolazione del territorio valdianese, ma che l’onere di assistenza ai pazienti, non deve certo ricadere sul ridotto numero di personale del comparto, attualmente in servizio in un reparto ampiamente provato da oltre due anni di pandemia e che ha dato anche un grosso contributo nel Reparto Covid 19”.
La particolarità dell’unità operativa complessa di Medicina è nella sua allocazione, suddivisa al primo piano su due corridoi non comunicanti direttamente, chiusi da due distinte porte e separati da un atrio di medie dimensioni, con all’interno due ascensori e il vano scale per passaggio dei degenti e dei visitatori, un ingresso in altro reparto e con un restante corridoio che collega altra ala del nosocomio.
“L’attuale dotazione organica e logistica/strutturale, acutizza ancor di più la gestione ottimale del Personale in servizio, in particolar modo nel turno notturno che devono dividersi, per non lasciare incustodito un settore e che quindi si ripercuote anche sull’assistenza dei pazienti. Tale disservizio è amplificato nel caso di eventuale trasferimento del paziente presso altri servizi, in cui il personale deve lasciare il reparto e quindi incustoditi i pazienti, poiché un’ala è dedicata a 16 posti letto ed un’altra ala a 8 posti letto + 2 posti letto in day hospital”. Da queste considerazioni la richiesta. “Oltre al rispetto integrale degli articolati previsti dal contratto collettivo del lavoro tenuto conto che gli operatori sanitari, lamentano un carico di lavoro eccessivo e la difficoltà ad usufruire di istituti contrattuali quali permessi e ferie per la conciliazione dei tempi di vita, conseguenza delle problematiche su esposte, riservandosi di intraprendere ogni azione utile a salvaguardia dei diritti degli operatori e dei pazienti, esonerandoli fin da subito da qualsiasi responsabilità che si dovesse presentare nel corso della loro attività lavorativa”.
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