Ospedale Polla, sos personale. Fials: «Crisi significativa. Qualità servizio minacciata»
| di Pasquale SorrentinoLa Fials Salerno continua a sollevare le stesse preoccupazioni già espresse in precedenza riguardo alla carenza di risorse strutturali e all’inadeguatezza del personale infermieristico e socio-sanitario presso l’ospedale di Polla. Questa situazione minaccia gravemente la qualità dell’assistenza ospedaliera e accresce il rischio clinico per i pazienti.
La denuncia
Carlo Lopopolo, segretario generale della Fials Salerno, ha ribadito l’urgente natura della situazione: “L’ospedale di Polla si trova in una crisi significativa dovuta alla carenza di personale in svariati reparti. Questo non solo genera disagi nell’erogazione dell’assistenza, ma mette in pericolo la sicurezza dei pazienti”.
«Situazione peggiorata»
Enzo Garone, segretario aziendale della Fials Salerno, ha sottolineato che la carenza di personale è evidente in diversi reparti, in particolare in Pediatria, Medicina Generale, Neurologia, Ortopedia e Pronto Soccorso, dove da anni si avverte una mancanza di operatori senza che il problema venga adeguatamente affrontato. “La situazione è ulteriormente peggiorata a seguito dei recenti pensionamenti, che hanno ulteriormente indebolito il già scarso numero di operatori disponibili”.
La delegazione Rsu, rappresentata da Saverio Carimando, Francesco Amabile e Mario Marmo, ha evidenziato che la carenza di personale non riguarda solo il reparto di Pediatria, ma coinvolge anche altre unità operative, come la sala operatoria, dove la situazione è particolarmente critica e mette a rischio gli interventi chirurgici in vari settori, dall’Urologia all’Ostetricia. “È urgente rivedere la distribuzione del personale all’interno degli ospedali e investire nell’attrattività delle strutture sanitarie per affrontare questa crisi. La prospettiva di nuove assunzioni di infermieri presso l’Asl Salerno potrebbe rappresentare un passo avanti significativo per migliorare l’assistenza sia in termini quantitativi che qualitativi”, hanno concluso.
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