Ospedale Roccadaspide, Auricchio: «Ora tocca a De Luca, nell’atto dati falsati»
| di Marco SantangeloLo scorso 21 marzo il commissario per la sanità regionale, Joseph Polimeni ha annunciato le dimissioni a far data dal 3 aprile. La notizia ha senza dubbio colpito tutti, dai sindaci ai consiglieri regionali fino allo stesso presidente De Luca. Diverse sono infatti state le reazioni scatenate dalle dimissioni di Polimeni, tra queste non è di certo passata inosservata quella di Girolamo Auricchio, il vice sindaco di Roccadaspide.
Il commento di Girolamo Auricchio Il vice sindaco, in seguito alla pubblicazione dell’Atto Aziendale Asl ha iniziato una vera e propria battaglia contro la regione, la provincia e la stessa Asl utilizzando ogni mezzo a disposizione. Nel giro di pochi mesi, infatti, Auricchio si è fatto sentire attraverso comunicati stampa, convocazione di sindaci e ricorsi al Tar. Tutto ciò perchè Auricchio, come lo stesso sindaco Gabriele Iuliano, ritiene inaccettabile che il presidio sanitario di Roccadaspide per la sua posizione logistica è configurato come punto di accesso in deroga in zona particolarmente disagiata, dotato di 20 posti letto. L’Atto prevedeva infatti la diminuzione dei posti letto da 70 a 20 e la perdita dei reparti di cardiologia, ortopedia e chirurgia. «Le dimissioni di Polimeni – dichiara Auricchio – aprono un nuovo scenario per quanto riguarda la sanità campana e sicuramente lasciano intravedere nuovi ritagli per l’ospedale di Roccadaspide. Il ruolo del commissario alla sanità – afferma – non doveva essere ricoperto da chi non conosce i territori e prende decisioni senza capire le reali esigenze e le caratteristiche delle strutture». Inoltre nella fine del comunicato stampa Auricchio dichiara che il commissario Polimeni, con «un’azione di chilleraggio» avrebbe ignorato il fatto che la regione Campania nell’ambito della strategia nazionale delle ‘Aree Interne’ avrebbe individuato 4 aree disagiate e marginali, tra queste il Cilento interno e che Roccadaspide e Vallo della Lucania sono state designate come centri erogatori di servizi in ambito ospedaliero in quanto sede di ospedale.
Auricchio per De Luca Il vice sindaco sostiene che il ruolo di commissario alla sanità spetterebbe al presidente De Luca poichè è stato eletto democraticamente dai cittadini per amministrare la regione. «L’incidenza della spesa sanitaria – spiega Auricchio – incide circa del 70% sul bilancio della regione, quindi è giusto che la sanità venga gestita da chi è stato eletto dal popolo e non da di non conosce il territorio e decide dalle sei stanze di Napoli a proprio piacimento quale ospedale chiudere e quale depotenziare».
Lo stano caso dei dati sanitari ‘falsati’ «Un altro fatto grave – sostiene il vice sindaco di Roccadaspide – è che alcuni dati relativi ad altri ospedali privilegiati, classificati come ospedali di base con pronto soccorso risultano falsati. Infatti – continua – il numero degli accessi al pronto soccorso, riportati nel decreto 33 per detti presidi risultano molto superiori a quelli effettivi. L’ospedale di Roccadaspide – aggiunge – pur registrando un numero di accessi molto superiore ad altri presidi è stato declassato. Il decreto 33, secondo Auricchio, non riporterebbe fedelmente la reale situazione dei servizi o dei reparti ospedalieri.
La richiesta del vice sindaco «Alla luce della prossima rivisitazione del decreto 33 – dichiara Auricchio – chiediamo una verifica attenta dei dati e degli indicatori nel rispetto delle leggi vigenti. La nostra proposta – spiega – è quella di mantenere tutti i reparti e i servizi attualmente in funzione con il potenziamento del reparto di lungodegenza e l’aggiunta di nuovi posti letto di riabilitazione».
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