Ripercorriamo le varie fasi
| di Biagio CafaroL’odissea dell’ospedale di Roccadaspide è iniziata con la nomina del sub commissario alla sanità, il 15 ottobre 2009. Il consiglio dei ministri nominò l’allora direttore della Zona territoriale 13 di Ascoli Piceno, Giuseppe Zuccatelli, nel ruolo di sub commissario, andando ad affiancare l’allora governatore della Campania, Antonio Bassolino, che già era stato nominato commissario ad acta nella gestione del piano di rientro del disavanzo sanitario.
A questa nomina è seguito il decreto commissariale n. 16 del 24/03/2010, nel quale, si sono tracciate le linee guida per il piano di rientro del disavanzo sanitario.
In base a questi avvenimenti sono iniziate le preoccupazioni, poiché, molti ospedali di piccole-medie dimensioni erano in pericolo di chiusura. Tra gli altri, vi erano l’ospedale di Agropoli e quello di Roccadaspide. Nella primavera dello scorso anno è stata redatta la prima stesura del piano di rientro, nel quale si prevedeva che l’ospedale di Roccadaspide non sarebbe stato soppresso, anzi, avrebbe avuto un incremento di posti letto, da 66 a 100. L’ospedale di Agropoli, invece, non ha avuto la stessa sorte, poiché, per i piccoli ospedali della Campania si prevedeva la trasformazione in poliambulatori o centri residenziali o strutture specialistiche, e tra questi quello di Agropoli, ma questa è un’altra storia.
Le carte in tavola sono state cambiate dalla stesura definitiva del piano di rientro del settore sanitario n.49 del 27 settembre scorso. In questo piano è stato presentato il progetto ospedale unico Valle del Sele. In questa struttura dovrebbero confluire i presidi ospedalieri di Battipaglia, Eboli, Oliveto Citra e Roccadaspide. La regione Campania ha provveduto ad affidare l’incarico a Mariarosaria Caropreso quale Project Manager per la realizzazione dell’ospedale unico Valle del Sele. A lei è stato affidato l’incarico di elaborare un cronoprogramma di attuazione del progetto.
Con questi risvolti, i comuni interessati dal progetto presidio ospedaliero unico Valle del Sele erano in stato di apprensione, poiché non conoscevano le sorti dei propri ospedali.
Il sindaco di Roccadaspide, Girolamo Auricchio, l’8 novembre scorso ha scritto al presidente della Regione Caldoro chiedendo informazioni in merito: “Non si riesce davvero a comprendere perché mai con la prima proposta adottata dal sub commissario dott. Zuccatelli, ampiamente pubblicata e diffusa anche sugli organi di stampa, l’ospedale di Roccadaspide veniva individuato come presidio del primo livello della rete dell’emergenza con pronto soccorso e numero 100 posti letto e, al contrario, pur rimanendo immutati i parametri e i criterio di riferimento, nonché la metodologia adottata, con la seconda proposta, poi approvata dagli organi di governo centrali, sia stato prevista la confluenza del detto P.O. di Roccadaspide nel realizzando ospedale unico della Valle Sele, unitamente ai P.O. di Oliveto Citra, Eboli e Battipaglia. La decisione è contraddittoria ed incomprensibile”. Il sindaco poneva anche due domande, che troveranno delle risposte con il piano redatto dalla Caropreso, ma saranno risposte amare: “Quali saranno, infatti, i presidi che attualmente perderanno i posti letto?! Quali saranno i reparti o i presidi che verranno chiusi?!”
Come dicevamo, queste domande hanno trovato una prima risposta nel piano redatto dalla project manager Mariarosaria Caropreso, nel quale, in 6 mesi si prospettava la chiusura degli ospedali di Oliveto Citra e Roccadaspide. Il programma era stato diviso in 3 step:
1. I step – dal 1° al 3° mese : attivazione di PSAUT presso i PP.OO. di Oliveto Citra e Roccadaspide.
2. II step – dal 3° al 6° mese : monitoraggio della tenuta dell’emergenza integrata con il territorio.
3. III step – alla fine dei 6 mesi: Disattivazione dei PP.SS. dei PP.OO. di Oliveto Citra e di Roccadaspide.
Giorni fa è arrivata la missiva del dimissionario sub commissario Giuseppe Zuccatelli, la quale ha bloccato di fatto la chiusura degli ospedali di Roccadaspide e Oliveto Citra, almeno fino alle materiale realizzazione del presidio ospedaliero Valle del Sele. Zuccatelli ha scritto nella nota: “i quattro PP.OO. (Battipaglia, Oliveto Citra, Eboli, Roccadaspide, ndr) destinati a confluire nel P.O. della Valle del Sele mantengano transitoriamente la loro attuale configurazione strutturale e funzionale fino alla realizzazione della nuova struttura ospedaliera […] per garantire l’equità di trattamento alle popolazioni che costituiscono il bacino d’utenza di tali PP.OO.”.
A questa missiva, sono seguite polemiche politiche, ma anche la parziale soddisfazione di chi ha combattuto per la salvezza dell’ospedale.
La storia non è finita, la chiusura dell’ospedale è stata solo rimandata e il progetto del presidio ospedaliero unico Valle del Sele è solo alle prime fasi.
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