Il sindaco di Roccadaspide, Auricchio, risponde a Russo e Iannone (Pdl)

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Il sindaco di Roccadaspide, Auricchio, risponde a Russo e Iannone (Pdl)

Non si è fatta attendere la risposta del sindaco di Roccadaspide, Girolamo Auricchio, alla nota dei coordinatori del Pdl Russo e Iannone. Dopo che il sub commissario Zuccatelli ha bocciato il piano della Caropreso, sospendendo di fatto la chiusura degli ospedali di Oliveto Citra e Roccadaspide, i due coordinatori del Pdl, avevano manifestato il loro disappunto, mostrando come la missiva del sub commissario Zuccatelli fosse soltanto, a loro dire, “un’operazione di facciata, espressione di Bassolino e della sinistra”.  Il sindaco di Roccadaspide non è rimasto inerte e ha risposto a Russo e Iannone con un comunicato stampa. Il sindaco ha manifestato tutto il suo disappunto, dichiarando che “L’affermazione, come il contenuto dell’intero comunicato (la nota dei coordinatori del Pdl, ndr.), è sconcertante! Una strumentalizzazione politica inaccettabile per i modi e i tempi in cui viene divulgata, ma soprattutto i pericolosissima e chiaramente negativa per la battaglia che si sta sostenendo a difesa dell’ospedale di Roccadaspide”. Oltre alle contestazioni politiche, il sindaco di Roccadaspide ha voluto mettere in risalto come la missiva del sub commissario Zuccatelli ha di fatto sospeso la chiusura delle strutture ospedaliere di Roccadaspide e di Olivetro Citra sancita dal piano attuativo firmato il 31/01/2011 dalla Caropreso: “Questi ospedali concretamente si salvano e restano aperti a garantire assistenza sanitaria alle popolazioni dei territori di riferimento”.

Di seguito il comunicato stampa del sindaco di roccadaspide, Auricchio:

Ho appena letto il comunicato stampa ufficiale del P.D.L. salernitano a firma dei coordinatori Russo-Iannone, i quali riferiscono che la nota a firma del sub commissario Zuccatelli del 15/02/2011, prot. n. 1203, sia un regalo fatto dal manager ai suoi amici del P.D.L’affermazione, come il contenuto dell’intero comunicato, è sconcertante!Una strumentalizzazione politica inaccettabile per i modi e per i tempi in cui viene divulgata, ma soprattutto pericolosissima e chiaramente negativa per la battaglia che si sta sostenendo a difesa dell’ospedale di Roccadaspide di Oliveto Citra da parte di tutti i sindaci del comprensorio, in uno ai rappresentanti istituzionali a vario livello e alla intera società civile, senza colorazione politica e/o casacca di appartenenza.Una battaglia semplicemente a difesa del territorio.Al pari dell’esternazione resa – politicamente molto scorretta e marcatamente strumentale – irragionevole, bizzarra e fuorviante appare anche la valutazione sul merito della decisione assunta dal sub commissario Zuccatelli con la nota citata e sulle condotte di quest’ultimo.Non mi risulta che costrizioni e/o intimazioni egli abbia mai imposto ad alcuno (semmai pressioni e tentativi di imposizione li ha subiti), limitandosi semplicemente a chiarire, con interpretazione autentica quanto opportuna, il contenuto e le concrete prescrizioni programmatiche del Piano varato ed approvato, che escludeva categoricamente un accorpamento medio tempore dei presidi ospedalieri di Roccadaspide e di Oliveto Citra in quelli di Eboli-Battipaglia.Quanto poi all’integrazione funzionale, tanto sbandierata in tutte le occasioni e circostanze di discussione che si sono avute da pressoché tutti i vari soggetti che hanno affrontato il problema, è da evidenziare come la stessa con la proposta di piano attuativo della dott.ssa Sara Caropreso trasmesso alla struttura commissariale della regione Campania in data 31/01/2011 (che prevedeva la chiusura dei P.O. di Roccadaspide e di Oliveto Citra e da autorevoli esponenti e rappresentanti istituzionali della Provincia di Salerno definita come “impresentabile”) sia stata – di fatto – completamente accantonata, obliterata e mistificata.Infatti, come tutti hanno potuto verificare, quella proposta chiudeva gli ospedali di Roccadaspide e di Oliveto Citra.Resta il fatto che con la disposizione del sub commissario Zuccatelli questi ospedali concretamente si salvavano e restavano aperti a garantire assistenza sanitaria alle popolazioni dei territori di riferimento.Mi domando, quindi, a chi giova questa presa di posizione e iniziativa dei coordinatori Russo e Iannone?!Per quel che mi riguarda, se veramente si voleva e si vuole sostenere la battaglia a difesa del P.O. di Roccadaspide, questa era una buonissima occasione per tacere e sostenere fermamente la decisione saggia e corretta assunta dal sub commissario Zuccatelli, che di fatto riconosceva al P.O. di Roccadaspide la sua autonomia funzionale e strutturale, tenuto conto della specificità del territorio e di tutte le ragioni ampiamente documentate che ne giustificavano e ne giustificano il mantenimento a tutela del (concreto) diritto alla salute di tutta la popolazione della Valle del Calore, degli Alburni e dell’Alento.Come ho sempre sostenuto l’ospedale e il diritto alla salute non sono né di destra, né di sinistra, e il criterio unico per comprendere chi vuole difenderlo veramente e chi, invece, vuol fare solo propaganda politica sta tutto qui: l’ospedale prima di tutto e prima di tutti. Prima dei partiti, degli schieramenti e delle appartenenze politiche.Il sottoscritto da sempre su questo tema ha seguito questa linea: a difesa dell’ospedale e contro tutti coloro, di destra o di sinistra, che a vario titolo assumevano decisioni ingiuste, sfavorevoli e penalizzanti per il P.O. di Roccadaspide. Questa era la linea e questa resta.Per quanto riguarda gli altri scopriremo nei fatti e nei comportamenti che assumono se vogliono veramente difendere il P.O. di Roccadaspide concretamente o invece affossarlo, nel qual caso li combatteremo senza esitazione alcuna con ogni mezzo.

Roccadaspide, lì 17/02/2011

Girolamo Auricchio

 

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