Ossa umana rinvenute nel Salernitano: dopo tre anni il nome
| di Luigi MartinoCi sono voluti quasi tre anni per ridare un nome al soldato tedesco ritrovato a Pellezzano, in provincia di Salerno, dall’Associazione Salerno 1943. Era il giugno del 2016 quando Gerardo Capuano, Vincenzo Pellegrino, Matteo Pierro e Gigino Vitolo ritrovarono prima frammenti metallici tipici di una uniforme tedesca e poi alcune ossa e un cranio. Avvertite le autorità italiane, l’Associazione informò il Volksbund Deutsche Kriegsgr, l’agenzia statale con sede a Berlino che si occupa di rintracciare i familiari dei caduti dell’esercito tedesco, con cui il sodalizio salernitano collabora da numerosi anni.
Il soldato ritrovato si chiamava Alois Hayer ed era nato il 12.08.1921. Aveva soltanto 22 anni al momento della sua morte, avvenuta sulle colline di Pellezzano nel settembre del 1943. Il corpo del caporale Hayer fu trovato dall’Associazione Salerno 1943 nelle vicinanze di una bomba a mano, segno evidente che -fino all’ultimo istante della sua vita- provò a difendere le posizioni occupate dai commilitoni. La parte inferiore del corpo, però, «non è stata mai rinvenuta, sgretolatasi probabilmente a seguito dell’esplosione dei numerosi colpi di artiglieria nemica che interessarono l’area del ritrovamento». «L’attività dell’Associazione è quella di ridare un nome, un volto ed una dignità a tanti giovani soldati (italiani, britannici, tedeschi, americani) che persero la vita durante la guerra.
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