Osteria dei Compari, al ristorante come a casa
| di Marianna ValloneMetti una sera d’estate al tramonto, una terrazza che si affaccia sul verde da cui ammirare la vallata e gli alberi, e dei tavoli all’aperto dove cenare godendosi il panorama e gustare una cucina di casa. E’ l’atmosfera in cui ci si ritrova all’Osteria dei Compari a Morigerati, che il prossimo giugno festeggerà i dieci anni d’apertura. «In questo ristorante si mangia come in una casa cilentana», racconta l’oste, Pasqualino. «Mia nonna ha fatto la bidella in paese, ha cucinato per generazioni di studenti. Lei e mia madre sono sempre state con le mani in pasta a preparare cavatelli, ravioli, lasagne rigorosamente tirate a mano».
Così Rachelina, sua madre, spegne i fornelli di casa e li accende all’Osteria. Negli anni ha mantenuto in menu i piatti che da sempre caratterizzano la loro vita. Dietro non ci sono tecnica e studio ma consigli della nonna e racconti delle massaie del paese. «Le persone ricercano i sapori della tradizione e sono quelli che sappiamo fare bene». Tra i piatti da non perdere, le lagane e ceci (Rachele li prepara aggiungendo un po’ di peperone rosso essiccato e macinato) che vanno per la maggiore anche in piena estate, i cavatelli al sugo e i ravioli ripieni di ricotta vaccina e prezzemolo, preparati al ragù. Imperdibili i fusilli fatti a mano con i ferri.
La sua è una cucina autentica, senza pretese, sincera. Spiccano i carciofi ‘mbuttinati in primavera o il brodetto di asparagi selvatici, melanzane ripiene come vuole la tradizione e fiori di zucca in pastella. Pochi salumi e formaggi, solo a scelta. Le ricette sono il frutto dei racconti delle contadine del passato, che usavano preparare le pietanze con i prodotti dell’orto. La portata principe è l’antipasto. Comprende verdure preparate in modo diverso, melanzane a funghetti, zucchine in padella, peperoncini verdi con i pomodori, peperoni ripieni, patate sfristoliate, ciauredda, verdure arrostite, melanzane acchiappate e d’inverno cicoria, bietola e scarola saltate in padella. Ma anche cipudduni e la frittula, che piace a tutti. Carne di maiale e patate, si usava prepararla nei giorni in cui le famiglie uccidevano il maiale, tradizione ancora in vita in questi paesi dell’entroterra.
Una cucina schietta, genuina, di casa. Cosa ci si potrebbe aspettare dopo un’entrata di questo tipo? Le paste fresche fatte in casa. I più audaci ordinano anche il secondo: carne alla brace d’estate o selvaggina su prenotazione. D’obbligo fare un po’ di spazio per i dolci, preparati da Francesca, la moglie di Pasquale. Di famiglia napoletana ma cresciuta a Benevento e infine trapiantata a Morigerati per amore dell’oste. Con lui condivide la passione per la cucina. Dolci golosi al cucchiaio che mettono tutti d’accordo. I più fortunati assaggiano anche i vissina quando sono in menù, la cui ricetta è quella di nonna Sciscina, fritti nell’olio e passati nello zucchero. I vini proposti sono quelli regionali, un’etichetta cilentana.
Di sera apre la pizzeria. Alberto accende il forno a legna e sforna pizze. L’attenzione per le lievitazioni e la sapienza nel maneggiarle, unite alla scelta di prodotti buoni e di stagione, danno vita a pizze soffici e gustose. Nel menù oltre alle tradizionali, ce ne sono di speciali che cambiano in base ai periodi. In autunno va forte la broccoli e salsiccia, d’estate la preferita è la cucuzzella con fiori di zucca e le zucchine dell’orto. C’è la poverella con le patate sfristoliate e poi la puorcu per i più esigenti. Il locale ospita 40 posti d’inverno ai quali se ne aggiungono una trentina in terrazzo con il caldo. E’ aperto tutti i giorni d’estate, mentre da ottobre solo nei fine settimana, dal giovedì alla domenica. Intorno ai 20 euro il conto del ristorante, meno di dieci per la pizzeria. Tanto basta per alzarsi felici.
Informazioni
Via Granatelli, 6
84030 – Morigerati (SA)
T. 339 7888670
Facebook – Osteria dei Compari
©Riproduzione riservata