Padula, spunta un cartellone contro l’amministrazione comunale
| di Pasquale Sorrentino
E’ spuntato nei giorni scorsi, e non è la prima volta, un cartellone “pubblicitario” contro l’amministrazione comunale di Padula. Vincenzo Petrizzo, imprenditore del posto, ha anche aggiunto poi un lungo comunicato.
“A nome mio e di un gruppo di cittadini padulesi liberi esprimiamo la nostra preoccupazione rispetto all’evidente vuoto politico-amministrativo in cui Padula si trova in questo momento. Tre anni di immobilismo: Padula non può più aspettare Sono ormai passati tre anni dall’inizio di questa amministrazione, eppure ci troviamo ancora oggi a fare i conti con un paese che sembra essersi arenato in un limbo di immobilismo e disinteresse. Un periodo di amministrazione che, anziché segnare un passo avanti, ha soltanto rallentato ulteriormente il già fragile cammino di Padula, un paese ricco di storia, ma che oggi sembra incapace di guardare al futuro. Nessun nuovo progetto, vecchi sogni arenati In questi tre anni, non è stato presentato nemmeno un nuovo progetto significativo per lo sviluppo della nostra comunità. I vecchi sogni, quelli che avrebbero dovuto portare progresso e benessere, sono rimasti impantanati, incompiuti o peggio, dimenticati. Dove sono le idee, i progetti e gli investimenti per la tanto attesa alta velocità? Perché il nostro paese non riesce a cogliere le opportunità che la modernità potrebbe offrirgli? Dove sono finiti i progetti lasciati dalla precedente amministrazione (di cui l’attuale Sindaca era vicesindaca e pertanto perfettamente consapevole di quanto in precedenza già in corso di realizzazione?) Dove sono finite tutte le promesse della campagna elettorale? Invece di un piano di sviluppo concreto, vediamo solo una continua gestione ordinaria, peraltro ridotta al minimo, senza visione e senza una strategia per il futuro.
I servizi che dovrebbero essere a sostegno della comunità sono peggiorati sotto ogni aspetto. Prendiamo ad esempio le scuole: lavori promessi da anni sono ancora fermi, lasciando gli edifici scolastici in condizioni precarie (vedasi il Liceo Scientifico, la scuola media San Francesco). Il trasporto scolastico, da sempre un punto di riferimento per le famiglie, è un altro settore che sta vivendo una profonda crisi, con disservizi e difficoltà che non fanno altro che aggravare la situazione. La mensa scolastica, anch’esso, non ha visto miglioramenti concreti, e ogni giorno è una sfida per genitori e studenti (sembra sia in corso finalmente la costruzione della mensa idea del precedente sindaco). Il personale comunale è ridotto al minimo, con pochi dipendenti che cercano di coprire sempre più mansioni, senza le risorse necessarie a garantire l’efficienza dei servizi. La mancanza di nuovi innesti e di una riorganizzazione seria sta mettendo a dura prova la macchina amministrativa, creando disagi che potrebbero essere facilmente evitabili.
Ciò che più delude è la totale mancanza di risposte a chi cerca un cambiamento. Non ci sono iniziative per migliorare la qualità della vita dei cittadini, e chi prova a sollevare una critica o una proposta si scontra con un’amministrazione accondiscendente, senza passione, senza spirito di appartenenza, priva della necessaria grinta per affrontare le sfide quotidiane (un intero gruppo di amministratori lautamente pagato per fare cosa? cosa stanno quotidianamente facendo per il nostro paese? quali obiettivi stanno perseguendo e raggiungendo? Qualcuno si è accorto di qualcosa?). La percezione è quella di una sindaca che continua a mantenere il contatto con la sua gente solo in occasione delle ricorrenze (compleanni, onomastici e matrimoni), che purtroppo non riesce ad ascoltare e a rispondere alle reali necessità del territorio, risposte cui una Sindaca, in uno con il suo gruppo, è chiamata a dare.
Padula, un tempo fiore all’occhiello del Vallo di Diano, oggi è un paese sporco, trascurato, senza una cura adeguata dei suoi spazi pubblici. I rifiuti sono lasciati in angoli dimenticati, le strade sono in pessime condizioni, l’erba è alta e la manutenzione ordinaria sembra non essere più una priorità. Il paese appare, ogni giorno di più, come un luogo in cui nessuno si prende veramente cura di nulla.
E mentre il nostro paese sembra essere privo di una guida capace e determinata, altri soggetti si esprimono e prendono decisioni che influenzano la nostra vita. Chiunque può oggi affermare di aver inciso sulle sorti di Padula, pur senza un reale mandato popolare, e la sensazione che il nostro destino non sia più nelle mani dei cittadini è ormai forte e tangibile.
Vedi il destino della biglietteria ormai scritto da altri, il ponte di Caiazzano, la scala in Certosa…chiunque – tranne chi è pagato per amministrare questo Comune – esprime e comunica ricette, senza soluzioni però.
E poi c’è la Certosa, un luogo che dovrebbe essere simbolo del nostro patrimonio e della nostra storia. Eppure, è lì, abbandonata e senza una visione. La Certosa di Padula potrebbe rappresentare una risorsa enorme per il turismo, per la cultura, per l’economia del nostro paese. Ma sembra che nessuno abbia la forza o la determinazione per farla rivivere. Le iniziative che l’hanno coinvolta, quando ci sono state, sono sempre state frutto di iniziative esterne, e mai di un’effettiva spinta dell’amministrazione comunale. Sino ora l’unica idea espressa per quegli spazi è fare cassa.
Padula, un tempo punto di riferimento del Vallo di Diano, è ormai diventata il fanalino di coda di un intero territorio. La nostra storia, le nostre tradizioni, le nostre potenzialità non vengono sfruttate. L’indifferenza della nostra amministrazione sta condannando Padula a rimanere ai margini, relegata a una posizione subalterna rispetto ai comuni vicini. È ora di dire basta. È ora di far sentire la nostra voce. Padula merita di più. Meritiamo un futuro migliore, meritiamo un’amministrazione che sappia ascoltare, che abbia il coraggio di prendere decisioni importanti per il nostro paese e che torni a credere nel nostro territorio. Non possiamo più aspettare”
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