Padula, sulla scia di Joe Petrosino: «no» a scarcerazione dei boss mafiosi
| di Redazionedi Pasquale Sorrentino
Il Comune di Padula e l’Associazione Internazionale Joe Petrosino esprimono dissenso sulla tematica delle scarcerazioni di boss mafiosi per motivi di salute in seguito all’emergenza Covid-19. Nell’esercito di detenuti in uscita o già usciti di livello ordinario, ce ne sono alcuni sottoposti al regime del 41 bis, quindi in isolamento, provocando la reazione di magistrati da sempre impegnati nella lotta alla criminalità organizzata, come Catello Maresca, Sostituto Procuratore Generale a Napoli, legato a Padula in modo particolare grazie al conferimento lo scorso settembre con il Premio Internazionale Joe Petrosino.
«Ci schieriamo con fermezza al fianco di Catello Maresca e di tutti i magistrati che hanno messo e mettono a rischio la loro vita ogni giorno – dichiarano i soci dell’Associazione Internazionale Joe Petrosino, presieduta da Vincenzo Lamanna – Le scarcerazioni possono essere interpretate come un segnale di debolezza da parte dello Stato e il messaggio che sta passando è davvero devastante».
«La presenza della Casa Museo Joe Petrosino ci porta ad una riflessione continua su temi di grande importanza, tra i quali, in questo momento, quello delle scarcerazioni di boss mafiosi – fanno sapere dall’Amministrazione guidata dal sindaco Paolo Imparato – E’ importantissimo, per l’intera società civile, mantenere viva la memoria delle vittime e Padula lo fa continuamente grazie alle azioni portate avanti nella Casa Museo».
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