Paestum e Velia, speleologi alla scoperta del sottosuolo

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Paestum e Velia, speleologi alla scoperta del sottosuolo

«Paestum e Velia possiedono un patrimonio sotterraneo che vogliamo valorizzare e che, un giorno, speriamo di rendere fruibile ai visitatori. Ma il punto di partenza è acquisire una conoscenza approfondita di questi spazi». Con queste parole, Tiziana D’Angelo, direttrice del Parcho Archeologico di Paestum e Velia, ha evidenziato come la ricerca sia essenziale per esplorare e comprendere le complessità dei sistemi idraulici antichi che hanno reso possibile la vita in queste città millenarie.

Venerdì le Terme Ellenistiche dell’area archeologica di Velia hanno ospitato la conferenza “Memorie dal sottosuolo: Archeologia e Speleologia in dialogo a Paestum e Velia”, un appuntamento che ha posto al centro dell’attenzione il patrimonio nascosto, sotterraneo, di due dei siti archeologici più importanti della Campania, svelando tesori e misteri che si celano sotto le antiche città. Il progetto, nato dalla collaborazione tra il Parco di Paestum e Velia e l’Associazione Cocceius, è il frutto di un dialogo tra archeologia e speleologia.

L’Associazione Cocceius, composta da esperti speleologi, geologi e archeologi, metterà in campo le sue competenze per esplorare e documentare le aree sotterranee di questi siti, con l’aiuto di tecniche avanzate di modellazione 3D e progressione verticale. In particolare i sistemi idraulici che permettevano la gestione delle acque, elemento vitale per la sopravvivenza delle antiche città. «A Paestum, ad esempio, esiste un sistema di cisterne e un complesso idraulico nel sottosuolo davvero notevole. Velia, dal punto di vista idrogeologico, presenta una complessità altrettanto straordinaria, soprattutto per la gestione delle acque sin dall’antichità», ha proseguito la direttrice. Ma, ha ribadito D’Angelo, il lavoro da svolgere richiede una stretta collaborazione tra discipline diverse. «Non possiamo portare avanti questi progetti da soli, ed è qui che entra in gioco l’Associazione Cocceius, che ha dimostrato una grande esperienza in questo campo, lavorando in siti come i Campi Flegrei e Pompei. Il loro contributo è essenziale per esplorare e valorizzare il patrimonio sotterraneo dei nostri siti».

Durante l’incontro a Velia sono state presentate le attività già condotte dall’associazione in passato e quelle in programma per i prossimi anni, in un confronto che ha gettato le basi per futuri progetti di ricerca. Francesco Uliano Scelza, funzionario archeologo in servizio ai Parchi ha evidenziato che si tratta anche di «un’importante attività di formazione con perlustrazioni e sopralluoghi». Gli interventi di Graziano Ferrari, presidente Associazione Cocceius e Daniele De Simone, funzionario archeologo della Soprintendenza ABAP per l’Area Metropolitana di Napoli, hanno fornito dettagli tecnici e scientifici sugli studi condotti fino ad oggi, aprendo nuove prospettive per la conoscenza del sottosuolo di Paestum e Velia.

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