Paestum marathon, nella città dei Templi rivive la leggendaria corsa di Filippide
| di Antonio VuoloIl 7 novembre, a Paestum, parteciperanno alla maratona circa mille atleti da diversi Paesi del mondo. Tra essi, Alberico Di Cecco e i fratelli Leo.
Tutto pronto per la prima edizione della Paestum Marathon, una gara podistica internazionale inserita nel calendario nazionale FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera) che si svolgerà nel Parco Archeologico di Paestum il prossimo 7 novembre. La manifestazione è organizzata dall’associazione sportiva dilettantistica Atletica Libertas Agropoli in collaborazione con il Comune di Capaccio Paestum. Tra i partecipanti, Alberico Di Cecco, vincitore della Maratona di Roma del 2005, e i fratelli Dario e Franco Leo con la loro carrozzina Leonida.
Due i giorni che interesseranno l’evento. Sabato 6 novembre è prevista l’apertura del Marathon Village, con la cerimonia di accoglienza degli atleti, la consegna dei pettorali, del microchip per la rilevazione del tempo e del pacco di gara. Prevista anche la visita delle località coinvolte dalla manifestazione. Lo start della maratona, che impegnerà gli atleti in un percorso di 42.195 Km, è in programma per domenica 7 novembre alle ore 9.00. La partenza e l’arrivo sono previsti su via Magna Grecia all’altezza del Tempio di Nettuno.
Oltre alla maratona, gli atleti potranno anche scegliere di correre la mezza maratona o la 10 km. Tutte e tre le distanze partiranno in contemporanea. Al termine della competizione, per le ore 12.00, si terrà la cerimonia di premiazione. La Paestum Marathon, che ha come slogan “Paestum nel cuore”, non è solo un’iniziativa sportiva, ma ha anche uno scopo di promozione turistica del territorio.
«Siamo davvero entusiasti di questa prima Paestum Marathon, che sta avendo una risposta importante: siamo a 1150 iscritti – spiega Roberto Funicello, presidente della Atletica Libertas Agropoli – Tra gli atleti partecipanti, professionisti e appassionati, ci sarà Alberico Di Cecco, olimpionico ad Atene 2004 e vincitore della maratona di Roma nel 2005. Sarà lui a indossare il pettorale numero 1. Non solo: in attesa di poter partecipare anche a quella di New York il prossimo anno, hanno scelto la nostra maratona anche Dario Leo e suo fratello tetraplegico Franco, con la loro speciale carrozzina. Saremo felici di accoglierli e di mettere a loro disposizione le nostre forze per aiutarli a tagliare il traguardo. Tra gli iscritti, diversi maratoneti provenienti dal Kenya e dal Marocco».
«È per noi motivo di orgoglio realizzare, in collaborazione con l’Atletica Libertas Agropoli, la prima edizione della Paestum Marathon, un evento che intendiamo far diventare un appuntamento fisso nella nostra Capaccio Paestum – afferma il consigliere con delega allo Sport, Antonio Mastrandrea – Dopo le pesanti restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, sarà un’occasione per rimettere in moto lo sport con una delle discipline più belle di sempre. Ma sarà anche un momento importante per far conoscere la nostra città a quanti praticano abitualmente o per hobby l’attività podistica. L’evento darà la possibilità agli atleti e ai loro accompagnatori di conoscere e apprezzare i siti di maggior interesse, a iniziare proprio dalle bellezze del parco archeologico di Paestum».
«Capaccio Paestum fa rivivere una delle gare più appassionanti dei Giochi olimpici dell’era moderna, la maratona. Una competizione che, proprio in una delle più belle città della Magna Grecia, rievoca la leggendaria corsa dell’ateniese Filippide dalla città di Maratona ad Atene per annunciare la vittoria sui Persiani – dichiara il sindaco, Franco Alfieri – Questo evento non è solo una manifestazione sportiva, è anche l’occasione per far conoscere questo territorio, crocevia di straordinaria importanza nei flussi che coinvolgono sia il turismo naturalista del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano che il turismo culturale legato al sito archeologico di Paestum. Lo sport può e deve essere un volano per il turismo e per l’economia locale e noi abbiamo intenzione di investire sempre di più in questa direzione».
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