Guidava senza patente e in stato di ebbrezza, denunciato dalla polizia locale
| di Federico Martino
Gli agenti della polizia locale di Capaccio Paestum, coordinati dal comandante Antonio Rinaldi, hanno denunciato all’autorità giudiziaria un cittadino di origine rumena, C.R.I. di 35 anni, per guida senza patente e in stato di ebbrezza. A far scattare la denuncia, il giorno di Natale, una folle gara di velocità ingaggiata da due automobili, una Fiat Bravo ed una Mercedes, lungo il rettilineo di Via Sandro Pertini, conclusasi all’uscita del sottopassaggio ferroviario, dopo un sorpasso azzardato da parte della Fiat Bravo, finita contro diverse transenne pubblicitarie in ferro poste davanti al Bar Nazionale, in pieno centro urbano, fortunatamente senza coinvolgere altri veicoli o investire pedoni e passanti. Un urto violento, proprio all’altezza della centralissima rotatoria di Via Magna Graecia, che ha lasciato presagire la peggio anche per gli stessi conducenti, i quali, rimasti miracolosamente illesi, sono poi scesi dall’auto, semidistrutta dall’impatto, per salire a bordo della Mercedes e darsi repentinamente alla fuga. L’episodio, però, non è sfuggito all’occhio brandeggiante della telecamera di sorveglianza del comando di polizia locale di Capaccio, installata proprio sulla rotatoria, che ha ripreso tutta la scena consentendo così agli agenti in servizio di rintracciare subito il veicolo dileguatosi e, nel giro di poco più di un’ora, di identificare i protagonisti dell’incosciente sfida ad alta velocità, ovvero tre giovani cittadini rumeni residenti in località Fonte di Roccadaspide, uno dei quali, originario di un paese vicino Bucarest, è stato come detto denunciato all’autorità giudiziaria in quanto sprovvisto di regolare patente e per guida in stato di ebbrezza di una macchina che, tra l’altro, è risultata anche senza assicurazione. La Fiat Bravo blu, infatti, è stata rimossa dal luogo dell’incidente e posta in stato di sequestro amministrativo. I caschi bianchi, agendo con tempestività
dopo i riscontri rilevati dai numeri di targa e dal filmato, hanno rintracciato i tre rumeni direttamente nelle loro case, conducendoli poi al comando per l’identificazione.
©Riproduzione riservata