Palinuro, il muro dell’Arco naturale arriva in Procura: firmato un esposto
| di RedazioneContinua a far discutere la costruzione del cosiddetto “muro della vergogna” nei pressi dell’Arco Naturale di Palinuro, una delle aree più suggestive e protette della costa cilentana. L’opera, una barriera in cemento lunga circa cento metri e alta tre, è stata realizzata come parte di un progetto di messa in sicurezza dell’area, ma il suo impatto visivo e ambientale ha scatenato forti critiche e preoccupazioni.
A sollevare il caso, già lo scorso giugno, è stato Maurizio Rinaldi, segretario cittadino di Forza Italia, che ha presentato un esposto ai Carabinieri e inviato una lettera di chiarimenti al sindaco di Centola, Rosario Pirrone. Rinaldi, in un sopralluogo via mare, aveva notato i lavori in corso e, colpito dall’impatto dell’opera, aveva definito il muro uno “scempio ambientale” in una zona vincolata e interdetta per motivi di sicurezza da anni.
Le preoccupazioni di Rinaldi si concentrano sulla trasparenza delle autorizzazioni. L’area interessata dai lavori è infatti classificata come Sito di Interesse Comunitario (SIC), il che richiede permessi speciali del Ministero dell’Ambiente per qualsiasi modifica strutturale. “Non conosco la natura o l’autorizzazione di tale opera, ma ritengo doveroso segnalarla per la sua evidente deturpazione”, ha dichiarato Rinaldi, chiedendo alle autorità competenti di intervenire.
Le tensioni legali si sono intensificate con la presentazione di un ricorso da parte di un imprenditore privato che ha rivendicato la proprietà del terreno su cui parte del muro è stato costruito. Di conseguenza, i lavori sono stati temporaneamente sospesi, ma il dibattito pubblico rimane acceso.
L’impatto ambientale è un altro tema centrale della vicenda. Oltre alla costruzione del muro, Rinaldi ha evidenziato come il movimento delle dune di sabbia, causato dai mezzi pesanti utilizzati durante i lavori, abbia alterato l’ecosistema locale. “Sembra una zona di guerra”, ha commentato, denunciando i danni irreparabili al paesaggio e all’habitat naturale dell’area.
Nel tentativo di fare chiarezza, Rinaldi ha presentato una richiesta formale di accesso agli atti per ottenere i documenti ufficiali sulle autorizzazioni rilasciate per il progetto e ha chiesto la creazione di una commissione del Parco del Cilento per indagare sulla vicenda.
La comunità locale è profondamente divisa sulla questione: se da un lato c’è chi ritiene che il progetto di messa in sicurezza fosse necessario, dall’altro sono in molti a criticare le modalità con cui è stato realizzato, ritenendole poco rispettose del contesto naturale unico dell’Arco Naturale di Palinuro.
Nel frattempo, le autorità locali e il Comune di Centola, guidato dal sindaco Pirrone, restano sotto pressione per fornire risposte chiare e rassicuranti ai cittadini, mentre la Procura di Salerno sta valutando gli elementi forniti nell’esposto per verificare eventuali irregolarità.
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