Palinuro, sub scopre rara specie mollusco: «In Italia solo due avvistamenti»
| di Luigi MartinoCapo Palinuro, la suggestiva propaggine marina del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e degli Alburni, continua a stupire con la sua straordinaria biodiversità. Nei giorni scorsi, i subacquei del Palinuro Sub Diving Center, centro specializzato in Biologia Marina e Speleologia Subacquea, hanno riportato alla luce una scoperta eccezionale: il ritrovamento di una rarissima specie di mollusco, il Martadoris mediterranea.
Questo straordinario organismo, di un vibrante colore rosso con pustole gialle, appartiene all’ordine dei nudibranchi. I nudibranchi, spesso definiti le “farfalle del mare” per i loro colori vivaci e le forme delicate, sono piccoli molluschi privi di conchiglia che respirano attraverso appendici poste sul dorso. La Martadoris mediterranea è stata documentata in Italia solo in Sicilia e nelle acque laziali, come confermano la dott.ssa Giulia Furfaro dell’Università del Salento e il dott. Egidio Trainito del Genoa Marine Centre Stazione Zoologica Anton Dohrn.
Fabio Barbieri, un veterano subacqueo genovese, è stato l’artefice di questa scoperta. Barbieri, che ha iniziato la sua carriera subacquea nel 1974, è istruttore di immersione di 3° grado FIPSAS, 3 stelle CMAS e FIAS. Dopo aver trascorso anni tra le Maldive, Portofino e Capo Palinuro, dal 1983 è il titolare del Palinuro Sub Diving Center. Barbieri ha accumulato una vasta esperienza esplorando e documentando grotte sottomarine, collaborando con autorità e istituti di ricerca per il monitoraggio e la tutela degli ecosistemi marini.
Il ritrovamento del Martadoris mediterranea sottolinea l’importanza di una subacquea responsabile e consapevole. In un periodo di grandi cambiamenti climatici, con il riscaldamento globale, l’acidificazione delle acque e l’invasione di specie aliene, il ruolo dei subacquei nel monitorare e proteggere l’ambiente marino diventa cruciale. La scoperta di Barbieri e del Palinuro Sub Diving Center rappresenta un passo significativo nella salvaguardia della biodiversità marina.
Barbieri, inoltre, è il referente del Centro Bio Fipsas “Capo Palinuro”, parte di un progetto della Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee per istituire Centri Zonali di divulgazione e insegnamento della biologia marina. Organizzatore e docente di stage di Biologia Marina e Subacquea Scientifica per laureati e laureandi, Barbieri collabora attivamente con università e istituti di ricerca. È autore di numerosi libri sull’attività subacquea e la speleologia marina, e partecipa come relatore a convegni e corsi istruttori.
Questo ritrovamento è una testimonianza della bellezza e fragilità dei nostri mari e del lavoro indispensabile di chi, come Barbieri e il suo team, dedica la propria vita alla loro esplorazione e protezione.
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