Panico e sangue al carcere di Fuorni, detenuto scatena incendio e ferisce le guardie
| di RedazionePanico e sangue hanno scosso il carcere di Fuorni, a Salerno, ieri mattina. Un detenuto di nazionalità marocchina ha dato improvvisamente fuoco alla propria cella intorno alle ore 11:30, per poi barricarsi nel bagno. La situazione è diventata immediatamente critica, ma il personale della penitenziaria è intervenuto prontamente per domare le fiamme con gli estintori.
Durante l’intervento, i membri del personale si sono scontrati con l’individuo, che sembrava essere in preda a un raptus di follia. Nel tentativo di bloccarlo, due agenti sono stati feriti dall’uomo che ha utilizzato alcuni frammenti di vetro di una finestra come arma da taglio. Entrambi gli agenti sono stati immediatamente trasportati all’ospedale “Ruggi” di Salerno con ferite che interessavano mani, addome e volti. Altri sei colleghi sono rimasti intossicati dal denso fumo che si era diffuso nella sezione del carcere.
Purtroppo, questa non è la prima volta che si verificano episodi simili nel carcere di Fuorni. Appena un mese fa, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria aveva lanciato un grido d’allarme sulla situazione all’interno dell’istituto penitenziario, evidenziando il sovraffollamento e il personale di guardia e sicurezza sottodimensionato. In una lettera indirizzata al prefetto Russo, il sindacato aveva denunciato che con un organico di soli 206 agenti, di cui solamente 158 effettivi, e una popolazione carceraria di 507 detenuti, la sicurezza era gravemente compromessa. Il sindacato aveva chiesto un intervento immediato per ripristinare la legalità e garantire la sicurezza sia degli agenti che dei detenuti.
Il segretario generale del Sappe, Donato Capece, ha espresso il suo pieno sostegno alla protesta della Polizia Penitenziaria, affermando che gli agenti devono andare al lavoro con la garanzia di non essere insultati, offesi o peggio ancora, da parte di una parte della popolazione detenuta che non esita a minacciare la sicurezza e l’ordine interno.
È urgente che le autorità competenti affrontino la situazione nel carcere di Fuorni e si adoperino per garantire una maggiore sicurezza e un adeguato personale di sorveglianza. È fondamentale che i detenuti siano tenuti sotto controllo in modo adeguato, garantendo al contempo la sicurezza e il benessere degli agenti penitenziari che svolgono un lavoro estremamente difficile e rischioso.
La vicenda odierna al carcere di Fuorni deve fungere da campanello d’allarme e spingere le autorità a intervenire senza indugio. La sicurezza all’interno delle strutture carcerarie è un elemento fondamentale per il corretto svolgimento delle attività e la protezione di tutti coloro che vi lavorano e vi risiedono
©Riproduzione riservata