Paolo Bognanni, l’attaccante di Atena Lucana che ha segnato la storia del calcio campano (ed oltre) di terza serie
| di RedazioneOriginario di Atena Lucana, Paolo Bognanni è stato senz’altro il calciatore del territorio campano che maggiormente si è messo in evidenza nei campionati professionistici di terza serie. Notato da osservatori del Brindisi in uno dei tornei più importanti della Campania, la Coppa Venezuela, a metà degli anni Settanta, diventò calciatore professionista della società stessa,militòpoi per oltre 15 anni in serie C nel Fasano, Policoro, Vultur, Bitonto e Bisceglie, per approdare a fine carriera nel Valdiano,dove vinse il campionato dell’allora Interregionale nella stagione 1985‐86 all’ultima giornata al Centro Sportivo Meridionale nel big match contro la Vigor Lamezia, diretta da Graziano Cesari.
Attaccante di razza, espresse le sue migliori prestazioni nella stagione 1978/79: sotto la guida del tecnico Campari mise a segno ben 12 reti! Nel campionato successivo siglò 6 gol in un formidabile trio d’attacco con Alampi e Notariale sotto la guida del tecnico campano Elia Greco. Bomberdeciso e determinato segnò la sua carriera giocando in serie C nelle squadre pugliesi, in particolare nella Gioventù Brindisie successivamente nel Fasano dove approdò nella stagione 1976‐77 e fu brillante ed indimenticato protagonista di ben quattro stagioni, realizzò nel ruolo di ala destra quattro reti a fianco del bomber biancazzurro Sergio Notariale.
Divenne poi un punto di riferimento in serie D con la casacca del Valdiano, dove decise di giocare per contribuire alla nascita di un progetto che vide il comprensorio approdare nelle cronache sportive nazionali e, con le sue reti, contribuì alla storica promozione in serie C2 nella stagione 1985/86, per poi
giocare anche l’anno successivo con la maglia del club nato per rappresentare l’intero territorio. Indossò successivamente le casacche del Sapri e del Sassano e fu protagonista di altri importanti campionati nella sua Campania prima di approdare in Basilicata agli inizi degli anni 90. In terra lucana continuò a far
parlare di sé e a far vincere ben 3 campionati al Satriano che passò in promozione! Poi approdò in Val d’agri e militò nelle squadre del Grumento e del Moliterno nei campionati interregionali, dove giocò le sue ultime stagioni da calciatore e continuò a distinguersi per le sue doti calcistiche. Superati gli anta continuò ancora a dare spettacolo di reti e goal. Nel suo sangue continuava a scorrere la passione per il calcio e per quel pallone che l’aveva visto protagonista sin da bambino! Una volta smessi gli scarpini, finita la carriera di giocatore tra la fine degli anni novanta e gli inizi degli anni duemila intraprese quella di tecnico, nei campionati interregionali di Villa d’Agri e del Moliternoe successivamente quella di allenatore dei più piccoli dopo aver conseguito il tesserino di Osservatore giovanile della “Napoli calcio”, attività che lo ha accompagnato fino agli ultimi giorni. Il calcio è stato per lui una passione, una professione, un sogno che gli ha regalato notorietà ma soprattutto tanto affetto e stima di “appassionati del calcio e non” che lo hanno accompagnato fino agli ultimi giorni della sua vita. Una vita spesa per il calcio e con il calcio nel cuore!
©Riproduzione riservata