Papa Francesco annuncia: «Carlo Acutis sarà proclamato Santo nel 2025». Cilento in festa
| di Luigi MartinoIl Cilento è in festa per Carlo Acutis, che sarà proclamato Santo da Papa Francesco e considerato il patrono di Internet. Il giovane milanese, morto di leucemia fulminante a soli 15 anni nel 2006, trascorreva le sue estati in questo angolo incontaminato della provincia di Salerno, legato alle radici della madre, Antonia Salzano, originaria di Centola, un piccolo borgo di 5.000 abitanti affacciato sul mare. Ogni estate, la famiglia Acutis vi faceva ritorno, portando con sé la vivacità e la dolcezza di Carlo.
Il 20 novembre 2024, in una Piazza San Pietro gremita di fedeli, Papa Francesco ha annunciato i due eventi straordinari per il Giubileo del 2025: oltre alla canonizzazione di Carlo Acutis, anche quella di Pier Giorgio Frassati. I due giovani, già beati e da tempo modelli di fede per le nuove generazioni, saranno proclamati santi rispettivamente durante la Giornata degli adolescenti, dal 25 al 27 aprile, e la Giornata dei giovani, che si terrà dal 28 luglio al 3 agosto. L’annuncio, avvenuto al termine dell’udienza generale, è stato accolto con un lungo applauso, testimoniando l’affetto e l’ammirazione dei fedeli per due figure che incarnano valori universali come la speranza, la generosità e l’amore per il prossimo.
Due giovani modelli di santità
Le canonizzazioni di Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati, annunciate con entusiasmo dal Papa, offrono ai giovani cattolici due modelli di vita attuale e concreta.
Carlo Acutis, morto a soli 15 anni nel 2006, è conosciuto come il “cyber-apostolo dell’Eucaristia”. Giovane appassionato di informatica, usava la tecnologia per diffondere il messaggio cristiano e sensibilizzare i suoi coetanei sul valore della fede. Era profondamente legato ad Assisi, dove riposano le sue spoglie nel Santuario della Spogliazione. “Carlo è stato un influencer della santità”, ha dichiarato Monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi, sottolineando come la sua canonizzazione durante il Giubileo rappresenti un segno di speranza per tutta la Chiesa.
Pier Giorgio Frassati, invece, è una figura profondamente radicata nella tradizione cattolica italiana. Nato nel 1901 a Torino, visse una vita breve ma intensa, dedicata alla preghiera, alla carità e all’impegno sociale. Era membro di diverse associazioni cattoliche, come l’Azione Cattolica e la FUCI, e si spese per aiutare i poveri e i malati, guadagnandosi il titolo di “ragazzo delle otto Beatitudini”. Sportivo appassionato, fu definito da Giovanni Paolo II “un alpinista tremendo”. La sua beatificazione nel 1990 lo ha reso un simbolo per i giovani cattolici, e la canonizzazione lo consacrerà come esempio universale di amore per Dio e per il prossimo.
L’entusiasmo delle comunità religiose
L’annuncio delle canonizzazioni ha suscitato grande gioia nelle comunità legate ai due futuri santi. Ad Assisi, il suono delle campane ha celebrato la notizia, accolta con entusiasmo dal vescovo Sorrentino: “Carlo è un raggio di luce per i giovani, un sorriso di Dio e una calamita di santità”.
Anche l’Azione Cattolica italiana ha espresso gratitudine per la canonizzazione di Frassati, ricordando il suo impegno sociale e il suo esempio di fede concreta. “Pier Giorgio invita i giovani a non cedere all’indifferenza, ma a costruire una vita basata sull’amore di Dio e sul servizio agli altri”, si legge in una nota della Presidenza nazionale dell’associazione.
Questi due santi, diversi per epoca e contesto, rappresentano la possibilità di vivere una vita piena di significato attraverso la dedizione agli altri e l’amore per Dio. La loro canonizzazione sarà un momento di gioia e riflessione per tutta la Chiesa, un invito a seguire il loro esempio e a fare della fede una forza viva e trasformativa.
In un mondo spesso segnato dall’indifferenza e dalle divisioni, Carlo e Pier Giorgio ricordano a tutti noi che la santità non è un ideale lontano, ma una realtà possibile, da costruire giorno per giorno con piccoli gesti di amore e solidarietà.
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