Parco del Cilento, malumori su presidenza. Spinelli: «Spettacolo indegno»
| di Antonio Vuolo«La vicenda della nomina del Presidente del Parco impone una riflessione. Chiarisco subito che Pino Coccorullo è persona perbene, secondo me, anch’egli vittima dello spettacolo indegno al quale abbiamo assistito. Quello che doveva essere un confronto istituzionale è diventato uno scontro che ha interessato anche le aule di giustizia riducendo l’Ente Parco ad un campo di battaglia nel quale misurarsi in una prova muscolare assurda». Sulla nomina di Pino Coccorullo quale presidente del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, interviene Costabile Spinelli, ex sindaco di Castellabate.
Una notizia che fa inevitabilmente discutere e anche all’interno del partito di Fratelli d’Italia sono tanti i malumori. Giovanni Fortunato, sindaco di Santa Marina, ha annunciato per domani una conferenza stampa per comunicazioni «riguardanti le ultime scelte politiche effettuate dal partito Fratelli d’Italia», ha detto il primo cittadino.
Per il dopo Pellegrino, alla scadenza del suo ruolo di commissario, erano stati fatti proprio i nomi di Spinelli e Fortunato, entrambi espressione del centro destra.
«Si è creato un corto circuito istituzionale – ha detto l’ex sindaco di Castellabate in un post su Facebook – nel quale ognuno ha fatto valere le proprie prerogative dimenticandosi che non si discuteva di bandierine da piazzare, ma del futuro di uno dei Parchi più grandi D’Italia che comprende anche due Aree Marine Protette».
«Il territorio del Parco – ha aggiunto Spinelli – si aspettava da questa nomina, che arriva dopo una lunga fase commissariale, un momento di rilancio grazie al quale mettere mano a tante questioni sospese, recuperare quella centralità oltre che di rappresentanza anche di proposta con la quale interagire con voce forte ed autorevole nei confronti delle istituzioni Regionali e Nazionali. Purtroppo non è stato così. Abbiamo assistito ad una partita dove non ci sono vincitori ma un solo sconfitto che è il territorio».
Nella terna proposta dal Ministero dell’Ambiente, oltre a Coccorullo, figuravano i nomi di Marcello Feola – nominato meno di un mese fa commissario – e Luisa Maiuri. La Regione Campania ha sciolto la sua riserva indicando proprio il nome di Coccorullo, storico militante di Fratelli d’Italia, già consigliere comunale di Perdifumo. Sarà lui a guidare il Parco a meno di un nuovo dietrofront, stavolta però del ministero dell’Ambiente.
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