Parco nazionale del Cilento, si insedia il commissario Marcello Feola

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Parco nazionale del Cilento, si insedia il commissario Marcello Feola

Marcello Feola è il nuovo commissario del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Formalizzata la nomina da parte del ministro dell’Ambiente, si è insediato a Palazzo Mainenti nella mattinata di sabato. Inizia così una nuova era, un nuovo corso, per il governo dell’ente. Nell’incontro con la stampa nella Sala Tarallo ha messo nero su bianco gli obiettivi da raggiungere, ed ha tracciato un bilancio di quanto svolto nei primi 28 anni di vita del Parco.

La fotografia dell’ente

«Dall’istituzione dell’Ente, nel ’95, ad oggi, nell’area protetta non è stata garantita la coesistenza di tutela e sviluppo, di conservazione e miglioramento delle condizioni di vita. Non è responsabilità esclusiva di chi l’ha governata, ma c’è un dato che non possiamo non considerare: spopolamento, perdita dei servizi essenziali, arretramento della qualità dei servizi», ha evidenziato Feola. «Il problema della desertificazione è un problema nazionale, così come l’emergenza cinghiali. La funzione dell’area protetta era quella di frenare questi fenomeni. E’ invece stato invece registrato un passo indietro».

Gli obiettivi di Marcello Feola

«Non farò il burocrate. – ha detto subito il commissario – Metterò in campo le azioni con una prospettiva di medio termine. Spopolamento, dissesti idrogeologici, abbandono dei territori agricoli sono causati dall’ambientalismo becero, la retorica ambientalista degli anni Novanta che hanno distrutto i territori». E ha aggiunto: «Non c’è stata una politica di sostegno alle attività agricole anche di produzione familiare». Per Feola il patrimonio edilizio rurale cilentano è una importante testimonianza dell’identità del territorio: «ma è impossibile farlo per i regimi autorizzativi che hanno pervaso gli ultimi trent’anni».

Semplificazione burocratica nelle aree protette

«Con Fratelli d’Italia è stato un impegno in campagna elettorale: eliminare il doppio regime autorizzatorio nelle aree protette», ha detto Feola, secondo il quale la soluzione è il rilascio di un unico nulla-osta (paesaggistico-ambientale) da parte dell’Ente Parco. «Si potrebbe prevedere, ad esempio, nell’area protetta una commissione con la presenza anche di un funzionario della Soprintendenza ma la decisione finale spetterà all’Ente Parco», ha spiegato Feola annunciando il disegno di legge che sarà presentato a breve da Fratelli d’Italia. Il prossimo 11 febbraio a Paestum incontreremo il Ministro della Cultura e cercheremo di trovare una sintesi nel rispetto delle competenze anche della Soprintendenza. Dobbiamo sburocratizzare a favore dei cittadini».

Spesa pubblica

«Gli 80 comuni negli anni hanno avuto miliardi di euro. Rispetto ad una spesa pubblica enorme in questi ultimi trent’anni dobbiamo registrare una crescita economica negativa. La qualità della spesa pubblica – ha detto Feola – richiede un coordinamento della spesa. L’Ente parco non ha svolto questo ruolo nè ha rivendicato una compensazione per avere più risorse, e spese meglio.

Comunità del Parco

Incalzato dalle domande dei giornalisti sulle carenze dell’impegno dei sindaci della comunità del Parco, Feola ha anticipato che «vorrà incontrare nell’immediatezza l’attuale presidente Iannuzzi per chiedergli di convocare la Comunità per aprire una conferenza programmatica sui temi trattati e quelli che saranno rappresentati dai sindaci».

Viabilità

La battaglia dell’alta velocità che non dovrà escludere il Cilento Costiero è stato un altro tema sul quale il commissario Feola è stato interrogato dal sindaco di Vibonati perché il territorio bandiera blu per eccellenza non venga penalizzato. «Il tema dell’alta velocità va contestualizzato ai sistemi di collegamento su gomma e aeroportuale. – ha detto – Mettiamo insieme tutte le opportunità che ci sono, innanzitutto la bretella autostradale che deve collegare l’Autostrada A2 con il nostro territorio. L’Alta Velocità è una condizione di sviluppo per le attività turistiche. Lo dico con grande rispetto del Vallo di Diano, ma ritengo che non trarrà un grande beneficio, per la sua vocazione economica, dalla realizzazione dell’Alta Velocità. Sarebbero invece penalizzate le attività della costa».

Marcello Feola

Classe 1964, cilentano, originario di Campora, Feola è noto avvocato cassazionista, da sempre vicino a Fratelli d’Italia. Nella sua lunga esperienza politica ed istituzionale ha ricoperto anche il ruolo di assessore provinciale ai Lavori Pubblici, durante la presidenza di Edmondo Cirielli. Docente all’Università di Salerno, per i prossimi sei mesi, salvo proroghe, guiderà l’Ente Parco tra i più importanti ed estesi d’Italia. Succede a Tommaso Pellegrino che per cinque anni è stato presidente e per un anno commissario.

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