Parco del Cilento vicino ai piccoli pescatori, al ministero: «Presto misure di tutela»

La questione sollevata dai piccoli pescatori cilentani al centro di un consiglio monotematico del Parco nazionale del Cilento. E’ stata pubblicata la delibera dell’ente sulle problematiche inerenti la pesca nel territorio del Cilento. Un incontro che ha fatto seguito alle segnalazioni e alle recenti polemiche sorte in merito ad una volante monobarca rintracciata a largo delle coste cilentane mentre catturava pesce azzurro in quantità industriali, un danno non solo per l’ambiente ma anche per i piccoli pescatori. L’ente ha perciò voluto mostrare la sua vicinanza agli operatori del settore con una serie di iniziative di tutela sottolineando che «è necessario dotarsi di uno strumento che disciplini l’esercizio della pesca nel territorio che tenga conto soprattutto delle indicazioni e delle esigenze che scaturiscono dal confronto con gli operatori». E ha così chiesto al ministero dell’Ambiente e del Territorio di avviare l’iter per l’adozione del Piano di Gestione della Pesca nel Parco, che tenga conto delle informazioni fornite dal territorio e di rappresentare le difficoltà determinate dalla presenza di Zona di tutela biologica  ‘Santa Maria di Castellabate’ istituita con decreto ministeriale dell’agosto 1972. Ma dalla delibera di evince anche la volontà di istituire un tavolo tecnico costituito dall’ente, dalla Regione e dagli operatori di settore per definire proposte condivise per gestire e tutelare la pesca. La questione delle problematiche dei pescatori è stata sollevata nei mesi scorsi da Giuseppe Tarallo, già presidente del Parco del Cilento, che si era fatto portavoce delle perplessità dei piccoli pescatori cilentani. Da qui è arrivata sul tavolo del ministero dell’Ambiente con un’iniziativa dei parlamentari Ermete Realacci e Tino Iannuzzi. Al riguardo si è anche espresso a favore dei pescatori il deputato del Movimento 5 Stelle, Roberto Fico.

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