Pasqua e pasquetta nel Cilento e Vallo di Diano, mete e spunti per una gita tra natura e storia
| di RedazioneSono uno più bello degli altri i borghi del Cilento e del Vallo di Diano. Felitto, noto per i suoi fusilli, Vibonati, con i suoi portali antichi, il fascino di Castellabate, la natura mozzafiato dei Capelli di venere a Casaletto Spartano, i borghi marinari di Scario, Pisciotta e Acciaroli. E poi Teggiano e le sue numerose chiese, Laurino, la forra dell’Emmisi a Rofrano e i panorami di Tortorella.
Che sarà una Pasqua soleggiata o con la minaccia del maltempo, dalla costa di Capaccio Paestum a Sapri, dai monti Alburni al Vallo di Diano, sono tante le proposte, in termini di luoghi da scoprire, per trascorrere il weekend delle festività pasquali. Segnaliamo alcune mete e spunti per una gita tra storia e natura.
Battistero di San Giovanni in Fonti. E’ al confine tra il Comune di Sala Consilina e Padula. E’ il monumento cristiano più antico e illustre del Vallo di Diano. Si tratta di un Battistero unico in Italia per la presenza di una sorgente al centro della chiesa, le cui acque raccolte in una vasca permettevano il battezzo per immersione. Rappresenta uno dei più antichi insediamenti cristiani in età costantiniana.
Certosa di San Lorenzo, a Padula. La Certosa di San Lorenzo è il più vasto complesso monastico dell’Italia Meridionale nonché uno dei più interessanti in Europa per magnificenza architettonica e copiosità di tesori artistici. Dal 1998 la Certosa è stata inserita nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco. Ha il più grande chiostro d’Europa ed è contornato da 84 colonne. Una grande scala a chiocciola, in marmo bianco, porta alla grande biblioteca della reggia del silenzio.
Il parco archeologico di Paestum e Velia. Meta turistica famosa in tutto il mondo, conserva i monumenti più belli della Magna Grecia. Imperdibile un’escursione tra i tre templi dorici di Hera, Cerere e Nettuno, il Museo Archeologico Nazionale e l’area archeologica di Velia, ad Ascea, con la sua famosa Porta Rosa, tra i più antichi esempi di architettura occidentale che sfrutta l’arco a tutto sesto. Le festività pasquali di quest’anno offrono un’occasione imperdibile agli amanti dell’arte e della cultura per immergersi nella bellezza di due straordinarie città antiche della Magna Grecia e per partecipare a tutte le iniziative in programma per grandi e piccini. In entrambe le giornate sono previste visite ai depositi del Museo, attività didattiche per tutti, percorsi alla mostra “Elea: la rinascita” e, il giorno di Pasquetta, servizio di navetta gratuita tra i due siti.
Oasi Wwf Grotte del Bussento di Morigerati. Il fiume Bussento, dopo aver percorso il suo viaggio nelle viscere della terra, riappare sotto l’abitato di Morigerati. L’intera zona offre uno degli spettacoli più belli e di maggior richiamo naturalistico del Parco. La passeggiata inizia da Morigerati con una bellissima mulattiera lastricata in pietra ed in parte scavata nella roccia che, dopo una serie di tornanti in discesa, porta fino all’ingresso della grotta. Da qui si entra con una stretta scaletta in pietra e si oltrepassa il profondo e spettacolare canyon, scavato dal fiume, con due ponticelli in legno. All’esterno, poi, il fiume offre delle suggestive vedute lungo la gola, dove acque limpide e fresche formano scorrendo tra profonde e suggestive pozze, rapide e cascate.
Santuario di Pietrasanta, a San Giovanni a Piro, il pianoro di Ciolandrea e il Museo di Ortega. Santuario dedicato alla Madonna di Pietrasanta situato a 603 metri sul livello del mare, si affaccia sul golfo di Policastro. A poche centinaia di metri il Pianoro di Ciolandrea, una terrazza stupenda con un panorama mozzafiato su quattro regioni e sulla Costa della Masseta. Nello stesso comune, a Bosco, è possibile visitare il Museo “Casa Ortega” che è stato per alcuni anni la dimora dell’artista José García Ortega.
Grotte di Pertosa e Auletta. Le Grotte di Pertosa-Auletta sono l’unico sito speleologico in Europa dove è possibile navigare su un fiume sotterraneo, addentrandosi verso il cuore della montagna. Il fiume Negro nasce in profondità e vi offre un affascinante e inconsueto viaggio in barca, immersi in un silenzio magico, interrotto soltanto dal fragore degli scrosci della cascata sotterranea. Le Grotte si estendono per circa tremila metri nel massiccio dei Monti Alburni, in un percorso ricco di concrezioni, dove stalattiti e stalagmiti decorano ogni spazio con forme, colori e dimensioni diverse, suscitando stupore ed emozione.
Grotte di Castelcivita. Si estendono per svariati chilometri nel massiccio dei Monti Alburni, nei comuni di Castelcivita e Controne, ma solo 1700 metri sono accessibili ai visitatori. Si tratta di un complesso di cavità carsiche particolarmente ricche di stalattiti e stalagmiti dalle mille forme; con un totale di circa 4800 m di lunghezza, rappresentano oggi uno dei complessi speleologici più vasti dell’Italia meridionale.
Trentinara. Un piccolo mondo fatto di murales, poesie e indicazioni stradali che conducono nel borgo dell’amore. Peculiare è il segnale d’obbligo che invita a baciarsi con la frase “Kiss… please”. Il fascino di Trentinara è anche la zipline “Cilento in Volo”, che in un abbraccio adrenalinico, attraversa un territorio panoramico da favola.
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