Pasqua nel Cilento: sole, turismo e tradizione. «Un weekend che dà speranza»
| di Luigi Martino
Il meteo favorevole ha accompagnato i giorni di festa: buona l’affluenza nei borghi costieri e dell’entroterra. Soddisfatti ristoratori e albergatori.
È stata una Pasqua baciata dal sole quella appena trascorsa nel Cilento. Temperature miti, cielo sereno e la bellezza autentica dei paesi hanno attirato turisti da tutta la Campania e non solo. Un primo vero test di stagione, superato a pieni voti secondo gli operatori del settore.
Nei borghi marinari come Marina di Camerota, Palinuro, Acciaroli, ma anche nell’entroterra tra i vicoli di Morigerati, Roscigno e Felitto, si sono registrate presenze significative. I visitatori hanno scelto il Cilento per i suoi paesaggi, la buona cucina e l’atmosfera familiare che caratterizza le festività pasquali.
«Siamo soddisfatti – racconta un ristoratore di Marina di Camerota –. Il meteo ci ha dato una grande mano. Tanta gente, molti hanno mangiato all’aperto, e la domenica è stato un vero boom».
Anche le strutture ricettive parlano di un’occupazione medio-alta, soprattutto nei giorni di Pasqua e Pasquetta. «Un ottimo segnale – spiegano da un agriturismo di San Mauro la Bruca –. Se queste sono le premesse, l’estate può davvero partire col piede giusto».
Non sono mancati eventi religiosi e folkloristici: dalle processioni tradizionali alle escursioni guidate nei parchi naturali, fino alle fiere agricole e alle sagre di paese. «La Pasqua cilentana resta un momento in cui fede, natura e comunità si incontrano. E il turista se ne accorge» commenta un parroco di Pollica.
Il bilancio è dunque positivo. E mentre si comincia già a pensare al ponte del 25 aprile e del 1° maggio, il Cilento si gode il suo primo assaggio di alta stagione.
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