Peppino Impastato, l’evento a Salerno a 76 anni dalla nascita
| di Antonio Vuolo“Buon Compleanno Peppino Impastato”, grande successo di pubblico a Salerno per l’evento che ha testimoniato il ricordo sempre più vivo di un uomo ed un giornalista coraggioso. A 76 anni dalla nascita, lo scorso 5 e 6 gennaio, la Cactus film produzioni ed Art.Tre hanno dato vita ad un percorso di emozione e riflessione. Ospite della due giorni, Salvo Ruvolo.
Il presidente dell’Associazione “Musica e Cultura”, partner delle iniziative di “Casa Memoria Peppino e Felicia Impastato” di Cinisi, ha dialogato con il giornalista Peppe Leone nell’affascinante ed accogliente sede de “Il Piccolo Teatro Portacatena”: «Mi preme dire che Luisa (Impastato, nipote di Peppino e Presidente di “Casa Memoria”, ndr) ringrazia tutti voi – ha commentato Ruvolo – per aver voluto festeggiare il compleanno di Peppino e per aver invitato l’associazione e Casa Memoria. Questo momento è importante per il sottoscritto perchè quando si ricorda Peppino vuol dire che il nostro lavoro ha sempre più senso. Solo così teniamo viva e tuteliamo, anche intervenendo su alcune cose per raddrizzarle, la memoria di Peppino».
Il folto pubblico presente ha potuto ammirare anche la video installazione della Cactus film presso la Galleria d’Arte, “Art.Tre”, di via San Bonosio Le letture sono state affidate alla sapiente esperienza degli attori Nadia D’Amico, Ciro Girardi e Marco Villani mentre i suoni alla maestria di Giosi Cincotti. L’evento è stato realizzato in collaborazione con il Bar Verdi 1910, il service Left & Right e l’Associazione A luna e o Sole. Questa storia, però, parte da lontano. Dopo aver visitato nel 2008 a Cinisi, il luogo dove Peppino Impastato con la sua Radio Aut dava fastidio, rompeva le scatole, raccontava le collusioni tra politici e mafiosi del luogo. Suo padre era mafioso, i parenti di sua madre erano mafiosi. Una scelta coraggiosa quella di Peppino, pagata con la vita nella notte tra l’otto e il nove maggio 1978 sui binari del treno Trapani-Palermo, con un carico di esplosivo.
Ed è per onorare la memoria di Peppino che è stato realizzato un cortometraggio illustrato dal titolo “Munnizza” prodotto nel 2012 dalla Cactus film in collaborazione con Marta Dal Prato e Andrea Satta: presentato a Cinisi nello stesso anno, a cento passi dalla casa di Peppino in un luogo simbolo del potere mafioso, il salone della casa del boss Gaetano Badalamenti, mandante del delitto, ora bene confiscato e restituito alla società civile. Un racconto dettagliato, tra proiezioni e mostre in giro per l’Italia, per sensibilizzare le nuove generazioni verso uno degli esempi più alti di lotta per la liberazione dell’umanità dall’oppressione e spesso alla presenza di suo fratello Giovanni: erede e custode della memoria di Peppino.
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