Perchè Camerota non è terra per ladri e come sono stati bloccati i malviventi della truffa agli anziani

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Perchè Camerota non è terra per ladri e come sono stati bloccati i malviventi della truffa agli anziani

Un’operazione coordinata e tempestiva ha portato ieri all’arresto di due malviventi, un ragazzo e una ragazza di 22 anni provenienti da Portici, che, con la cosiddetta ‘truffa del finto nipote’, avevano raggirato alcuni anziani tra Camerota e Licusati. Il colpo, che sembrava ben architettato, si è concluso con l’inseguimento e la cattura dei responsabili, grazie a una perfetta sinergia tra forze dell’ordine e cittadini.

Un’azione rapida ed efficace

L’allarme è scattato nel primo pomeriggio, quando una vittima ha denunciato di essere stata contattata da un sedicente nipote che chiedeva denaro per una fantomatica emergenza familiare. Poco dopo, uno dei truffatori si è presentato a casa dell’anziana per ritirare la somma pattuita. Ma la dinamica ha insospettito alcuni vicini, che hanno immediatamente allertato i carabinieri della stazione locale.

Non appena ricevuta la segnalazione, i militari hanno organizzato un piano per impedire ai malviventi di fuggire. Camerota, con la sua conformazione territoriale, presenta solo tre vie di uscita principali, tutte facilmente presidiabili. Tuttavia, i truffatori sono stati individuati nel centro storico di Camerota capoluogo, dove le vie di fuga si riducono ulteriormente a due, rendendo ancora più complesso per loro evitare la cattura. Questa caratteristica si è rivelata decisiva per il successo dell’operazione.

Le vie di fuga bloccate

Mentre i carabinieri si mettevano sulle tracce dei truffatori, gli agenti della polizia municipale hanno immediatamente bloccato la strada che conduce a Marina di Camerota. Contemporaneamente, i carabinieri di Sapri hanno presidiato la Strada Provinciale 66, nota come ‘Ciglioto’, che collega Licusati alla Mingardina, la via che porta alla superstrada SS 18 Cilentana. Con le due uniche vie di fuga da Camerota capoluogo bloccate, i malviventi si sono trovati in una vera e propria trappola.

Nel frattempo, alcuni cittadini si sono uniti all’inseguimento, segnalando la posizione dei fuggitivi alle forze dell’ordine. Dopo una breve corsa, i due sono stati bloccati e ammanettati. Addosso avevano 1000 euro in contanti e diversi monili in oro, probabile frutto di altri raggiri.

Un territorio difficile per i criminali

L’episodio di ieri conferma ancora una volta come Camerota sia un territorio poco favorevole per i criminali. La presenza costante delle forze dell’ordine e la collaborazione attiva della comunità rendono difficile la fuga ai malviventi. Già una settimana fa, infatti, un caso simile era stato risolto grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza che avevano permesso di identificare la targa del veicolo utilizzato dai truffatori.

Questa volta, invece, la reattività immediata delle forze dell’ordine e il sistema di chiusura delle vie di fuga hanno consentito un arresto lampo. I due truffatori, riconosciuti dalla vittima in caserma, sono stati successivamente trasferiti nei carceri di Fuorni e Vallo della Lucania.

L’operazione di ieri dimostra ancora una volta come la sinergia tra cittadini e forze dell’ordine sia fondamentale per mantenere alta la sicurezza in un territorio che, grazie alla sua particolare conformazione e all’efficace presidio delle forze di polizia, rimane tra i più difficili da colpire per i malintenzionati.

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