«Pescatori cilentani artigianali a rischio estinzione», il grido d’allarme del Codacons
| di RedazioneE’ il grido d’allarme di Bartolomeo Lanzara presidente del Codacons Cilento al Presidente del Parco Nazionale Tommaso Pellegrino. «Da anni i pescatori cilentani denunciano una serie di problemi senza ottenere adeguate risposte – spiega Bartolomeo Lanzara, presidente del Codacons Cilento – Da Agropoli a Sapri la situazione della piccola pesca è allarmante. I problemi riguardano la pesca del tonno rosso, la pesca alle alici con la menaica, la pesca con il sistema volante e altri problemi poco conosciuti che il Codacons sta analizzando. Lo stato della pesca artigianale negli ultimi dieci anni è peggiorato. Le minacce principali sono la pesca illegale e lo sfruttamento eccessivo delle risorse ittiche fatte con metodi industriali. A dirlo sono i pescatori stessi che sono stati ascoltati da noi per capire le loro ragioni e avviare una difesa per la tutela dei loro interessi. Perché bisogna garantire il reddito delle famiglie dei piccoli pescatori e proteggere gli stock ittici».
«Un aspetto importante riguada le aree marine protette che vengono considerate dai pescatori di grande utilità per la protezione della biodiversità e delle popolazioni ittiche però i controlli di sorveglianza devono essere più incisivi per scongiurare la pesca illegale – sottolinea Lanzara – E’ necessario il coinvolgimento dei piccoli pescatori nei processi decisionali della pesca nelle acque del Cilento e Golfo di Policastro. E’ opinione diffusa che laddove vengono coinvolti i pescatori nei processi decisionali eventuali misure di chiusure temporali e iniziative varie sono ben accettate e rispettate dai pescatori. Al contrario quando non vengono coinvolti il rispetto delle misure gestionali prese molto spesso viene contestato».
«Per i motivi esposti l’Ente Parco deve intervenire, in tempi brevi, al fianco della piccola pesca artigianale sostenendo le ragioni dei pescatori nei tavoli nazionali ed europei – afferma Lanzara – E’ necessario un intervento deciso dedicato alle problematiche riguardanti il futuro della pesca nell’area protetta. Insomma, bisogna fare squadra per affrontare i problemi del settore».
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