Pescatori in cattedra, studenti alla scoperta del pescato del Parco del Cilento
| di Marianna ValloneTrasferire ai giovani le buone pratiche legate alla pesca sostenibile, all’amore per il mare, all’alimentazione sana. In sintesi: al pescato della Dieta Mediterranea nel Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. E’ l’iniziativa che l’ente presieduto da Tommaso Pellegrino ha organizzato nelle due aree marine protette del Parco nell’ambito della misura 568 del Feamp Regione Campania e si è conclusa oggi a Marina di Camerota. La due giorni dedicata al pescato delle aree marine di Santa Maria di Castellabate e della Costa degli Infreschi e della Masseta è iniziata ieri a San Marco di Castellabate ed ha visto la partecipazione dei pescatori locali e degli studenti degli istituti alberghieri Ancel Keys di Castelnuovo Cilento e G.B Piranesi di Capaccio Paestum. A Marina di Camerota protagonisti gli studenti degli istituti alberghieri Antonio Sacco di Sant’Arsenio e Carlo Pisacane di Sapri che con gli alunni delle scuole medie di Camerota hanno chiesto ai pescatori curiosità della vita del mare, dei tipi di pesca e dei pesci che popolano le acque cilentane. La giornata è proseguita all’hotel America con un incontro al quale hanno preso parte i sindaci di Camerota e San Giovanni a Piro, Mario Scarpitta e Ferdinando Palazzo, oltre al direttore del Parco, Romano Gregorio. Il dibattito è stato coordinato dal giornalista Vincenzo Rubano. In cucina gli chef Fabio Del Gaudio, Mimmo Caiazzo e Gerardo Aquino hanno trasformato il pescato locale in uno speciale menu a base di maracucciata, pesce e lagane. Ad aiutare gli chef sono stati gli studenti del Sacco e del Pisacane che si sono alternati ai fornelli e in sala, dando prova di abilità e preparazione. «L’iniziativa punta ad avvicinare i giovani al mare, alla pesca, all’ambiente e alla buona alimentazione. – hanno detto Pellegrino e Gregorio – Il pesce che abita il mare delle aree marine protette fa bene anche come antinfluenzale, previene malattie cardiovascolari e tumori perché ricco di vitamine e elementi buoni per la salute». «La tradizione della pesca è millenaria a Marina di Camerota – ha aggiunto il sindaco Mario Scarpitta – L’alimentazione dei nostri antenati cenetenari era costituita da pesce, olio e pomodoro». Per il sindaco Ferdinando Palazzo la dieta mediterranea è «un unicum che il nostro territorio può appuntarsi al petto. E’ modello di vita, non solo modo di mangiare. Ci riporta a quello che siamo stati, un modello di integrazione popolare».
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