Piana del Sele, maxi-raggiro online e riciclaggio: sei arresti e quattro obblighi di firma
| di RedazioneProsegue l’inchiesta sul vasto sistema di truffe online e riciclaggio di denaro che ha portato a nuove misure cautelari. Il Tribunale del Riesame ha accolto parzialmente l’appello del pm Morris Saba contro il precedente provvedimento del gip Valeria Campanile. Le nuove ordinanze, emesse nelle scorse ore, hanno disposto sei arresti domiciliari e quattro obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria
Il collegio del Tribunale del Riesame, composto dal presidente Cristina De Luca, dall’estensore Enrichetta Cioffi e da Dolores Zarone, ha ritenuto valide le richieste del pm Saba, il quale guida le indagini affidate agli agenti del Compartimento della Polizia Postale dell’Emilia Romagna e della Sezione Operativa di Salerno. Tuttavia, le sei nuove misure cautelari diverranno esecutive solo se confermate dalla Corte di Cassazione.
Misure cautelari confermate e rigettate
Gli arresti domiciliari sono stati confermati per Carlo Parisi (24 anni, Forio), Roberto Nese (46 anni, Fisciano), Francesca Falcone (33 anni, Salerno) e Andrei Valentin Bancila (22 anni, Bracigliano). Inoltre, l’obbligo di firma è stato imposto a Carmela Geltride (47 anni, Potenza) e Bruno Panico (30 anni, Olevano).
D’altro canto, il Tribunale ha rigettato le richieste di arresti domiciliari per Enrico Viscovo (31 anni, Eboli), Cosimo Damiano Lamberti (54 anni, Eboli), Rocco Giovanni Lavota (35 anni, Nocera) e l’obbligo di firma per Raffaele Raiola (23 anni, Torre del Greco). La pubblica accusa non è riuscita a dimostrare che questi indagati abbiano personalmente avviato le operazioni incriminate.
L’inchiesta ha già visto, lo scorso 24 aprile, l’arresto di Daniele Guarnieri (41 anni, Battipaglia ma residente a Campagna), Gino Rasola (52 anni, Potenza) ed Elisebea Sergiano (41 anni, Potenza). Inoltre, Annamaria Giallorenzo (28 anni, Eboli) e Francesco Ianniello (42 anni, Venosa) sono stati sottoposti all’obbligo di firma.
Altri sviluppi giudiziari
Le indagini continuano, con i fari della Procura puntati anche su Gaia Sabato, 32 anni, di Battipaglia, indagata per omicidio colposo in un caso separato riguardante la tragica morte del neonato Francesco Pio D’Amaro a Campolongo di Eboli. Anche per Sabato il pm Saba aveva richiesto gli arresti domiciliari, ma la richiesta è stata respinta.
Difesa e prospettive future
Nel collegio difensivo degli indagati figurano gli avvocati Nicola Maria Melchionda, Antonio Boffa, Oscar Farace, Antonio Zottoli, Cristian Manniello e Roberto D’Elia. La difesa continua a sostenere l’innocenza dei propri assistiti e si prepara per le prossime fasi giudiziarie.
La conferma della Corte di Cassazione sulle nuove misure cautelari rappresenterà un punto cruciale nell’evoluzione di questa complessa inchiesta, che ha già svelato un vasto e sofisticato sistema di truffe e riciclaggio, con implicazioni su scala nazionale.
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