Pianta simbolo Campania è Primula Palinuri
| di Luigi MartinoElette le venti piante simbolo delle venti regioni italiane: si va dalla Primula di Palinuro per la Campania che cresce endemica a picco sul mar Tirreno, allo Zafferano etrusco per la Toscana, al Pino locato per la Basilicata che si trova solo nel Parco Nazionale del Pollino, o ancora alla Sassifraga dell’Argentera per il Piemonte, la più votata in assoluto, una bellissima pianta erbacea a fiori rosa, tipica delle Alpi occidentali. L’iniziativa, promossa dalla Società Botanica Italiana, è stata coordinata da Lorenzo Peruzzi, professore di Botanica sistematica presso il dipartimento di Biologia dell’università di Pisa e direttore dell’Orto e Museo Botanico. A votare sono stati oltre 500 appassionati ed esperti botanici da tutta Italia che hanno eletto le piante vincitrici a partire da una rosa di candidature, con un meccanismo per certi versi simile a quello delle primarie.
«L’idea è di sensibilizzare cittadini e istituzioni sul tema della biodiversità vegetale – spiega Lorenzo Peruzzi – e così sono ste elette venti piante, che per valenza storico-scientifica, peculiarità biogeografiche e bellezza, possano essere assurte a “simbolo” di ognuna delle venti regioni italiane». I risultati della votazione saranno presentati ufficialmente durante la giornata di studio La flora in Italia: stato delle conoscenze, nuove frontiere, divulgazione, organizzata dalla fondazione per la Flora Italiana e dalla Società Botanica Italiana il prossimo 7 dicembre al dipartimento di Biologia Ambientale dell’università di Roma La Sapienza.
Per la Campania è stata votata ed eletta la Primula Palinuri Petagna (Primula di Palinuro), eletta con il 36% dei voti. Si tratta di una bellissima primula costiera a fiori gialli, che cresce su rupi a picco sul mar Tirreno; endemica delle coste tra Campania meridionale e Calabria settentrionale e già parte del logo del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Descritta per Capo Palinuro da Vincenzo Petagna, botanico napoletano che ha operato nell’ottocento.
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