Piazza Vittorio Emanuele, la Soprintendenza: «Nessuna valore culturale»
| di Biagio CafaroContinua la polemica in merito ai lavori di riqualificazione che stanno interessando la piazza Vittorio Emanuele di Vallo della Lucania. Questa volta a parlare è la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici delle province di Salerno e Avellino mediante una missiva in cui risponde alle osservazioni e alle richieste relative a persistenti aspetti progettuali non condivisibili.
Una vittoria a giudicare dalla reazione del sindaco di Vallo della Lucania Toni Aloia il quale così commenta: «Abbiamo ricevuto per conoscenza una lettera, di seguito allegata, dalla Soprintendenza di Salerno. Quello che da mesi e anni sosteniamo non solo sui lavori della nostra piazza Vittorio Emanuele, ma anche sui lavori eseguiti qualche anno or sono di via Famiglia De Mattia (ex via Roma). Giustizia è fatta».
Ad essere confutata, da parte della Soprintendenza di Salerno, tra le altre cose, la storicità dei materiali: «Il fatto che l’attuale pavimentazione in cubetti di porfido sia stata messa in opera diversi decenni fa non certifica la storicità e, soprattutto, il valore culturale della pavimentazione stessa, atteso che la messa in opera di materiali è sicuramente ascrivibile agli anni ’60 ’70 del XX secolo. La pavimentazione in betonelle e in asfalto sono ancora più recenti; tali materiali venivano utilizzati soprattutto in aree destinate ad insediamenti industriali e non certamente nei centri storici, tanto meno in una piazza».
DI SEGUITO LA MISSIVA
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