Pisciotta e il richiamo del passato negli acquerelli di caffé di Innocenzo Bortone
| di Marianna ValloneIl caffè diventa acquerello nel suggestivo dipinto, “Memorie di tempi passati”, realizzato dall’architetto Innocenzo Bortone per “Pitturiamo Pisciotta”, l’estemporanea di pittura che si è svolta il 2 settembre nel borgo medievale per raccontare il paese da un’altra prospettiva, quella degli artisti.
«Quando sono invitato a partecipare ad una estemporanea di pittura per me è sempre emozionante, non sono io a scegliere lo scorcio da dipingere ma, bensì, è il luogo che sceglie me. – racconta l’artista – In quell’infinito istante, che dura quanto la realizzazione dell’opera, è lo spazio che osservo a suggerire e liberare le emozioni e i ricordi di cui è intriso, a me, quindi, non resta che assorbirle e viverle, tramutandole, per quanto mi è possibile, in segni grafici e macchie di caffè che bagnano la carta per acquerello».
Il caffè diventa inchiostro per Bortone che racconta: «Utilizzo spesso la tecnica del caffè e del vino acquerellato, mi permettono di ottenere un monocromatismo caldo ed evocativo di tempi passati.
Protagonisti delle mie opere sono personaggi che, come richiamati da un lontano passato, vengono ad animare lo scorcio che dipingo: il bottaio; i riparatori di reti da pesca; la raccoglitrice d’olive; il contadino che rientra a casa sulla groppa del suo asinello; la gioia di una giovane contadina intenda a pigiare l’uva nel tino; il sonno di un vecchietto dinanzi al portone di casa; i ragazzini che giocando riempiono di gioiosi schiamazzi vicoli e piazze o qualche volte la preghiera di un monaco nel silenzioso chiostro del suo monastero. I miei acquerelli, in fondo, sono istantanee del passato scattate in un tempo presente che occorre guarda con gli occhi ma osservare con il cuore, “l’essenziale è invisibile agli occhi” (cit. Antoine de Saint-Exupéry)».
Innocenzo Bortone si divide tra architettura e musica. Classe 1978 coltiva la passione per il canto liturgico ed è autore di altre composizioni musicali per coro polifonico tra cui la raccolta musicale “Si è fatto carne – canti per la Santa Messa di Natale”, un lavoro, durato oltre cinque, pubblicato nel 2022. E’ tra gli autori del libro Conservazione dei beni storici nell’area del monte Bulgheria, a cura di Ezio Martuscelli.
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