Pnrr, polemica De Luca-Franceschini su dirigente Mibac. Ministro: «Chieda scusa»
| di Marianna VallonePolemica tra il ministro della Cultura, Dario Franceschini, e il governatore Vincenzo De Luca, dopo la diretta Fb del presidente della Campania. «Voi pensate che con le centinaia dottoresse Cipollone che ci sono nei ministeri saremo in grado di realizzare il Pnrr? Al massimo potremmo farci un brodino vegetale con tutte le cipollone sparse nei ministeri, rischiamo di non muovere una foglia», ha detto De Luca tirando in ballo la responsabile dell’ufficio legislativo del Mibac, Annalisa Cipollone evidenziando come «un dirigente ministeriale possa rallentare i progetti del Pnrr».
Intenzioni che però non sono piaciute al ministro Franceschini che ha avanzato una richiesta di scuse. «L’avvocato Annalisa Cipollone, Capo Ufficio Legislativo del Ministero della Cultura, è una professionista di straordinaria competenza giuridica, della cui collaborazione io sono particolarmente orgoglioso. – ha detto Franceschini – Il Presidente De Luca dovrebbe cercare di utilizzare argomenti giuridici per rispondere alle 18 pagine di parere sulla legge 31/21 della Regione Campania, anziché usare battute offensive, aggravate da un sapore maschilista, di cui credo farebbe bene a scusarsi».
La risposta di De Luca non si è fatta attendere: «Nessuno ha offeso nessuno. Trovo di una ipocrisia insopportabile l’abitudine a nascondersi dietro il “politicamente corretto” per non affrontare i problemi di merito, avendo davvero tempo da perdere. – ha reso noto il presidente – Nel merito, è in discussione la mancata leale collaborazione tra istituzioni, quando si mettono in circolazione atti senza un minimo di confronto preventivo. Ed è in discussione, soprattutto, una concezione della “tutela del paesaggio” che, se confermata, paralizzerebbe l’Italia. Non abbiamo bisogno dell’incoraggiamento di Franceschini per rispondere poi nel merito, sul piano giuridico. A chi trasforma una mezza battuta del tutto innocente, e priva di connessioni con l’anagrafe e la condizione di genere, in un atto di maschilismo assolutamente inventato, ricordo che il rispetto e la valorizzazione delle donne occorre affermarlo quando si decide la delegazione dei ministri nel Governo, e ci si dimentica di garantire una presenza femminile. Questo è maschilismo vero e indecente, non le stupidaggini. – e ha concluso – Mi aspetto che il ministro Franceschini chieda scusa ai tanti disoccupati e alla povera gente nel momento in cui il soprintendente al San Carlo proposto dal Ministero, decide vergognosi aumenti di stipendio, del tutto immotivati, e non tollerabili in un momento nel quale tante famiglie hanno problemi di vita».
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