Polemiche sull’Alta Velocità, Maldonato: «Matera e Pellegrino rappresentano l’intera Regione. Comportamento ingiustificabile»
| di RedazioneIl progetto che prevede la realizzazione della tratta ferroviaria Salerno-Reggio Calabria, ha diviso il territorio a sud di Salerno. Franco Maldonato, presidente dell’associazione culturale “Oltre Pisacane” ha inviato una lettera nella quale evidenzia la “gravità del comportamento” dei consiglieri regionali Tommaso Pellegrino e Corrado Matera.
«L’associazione da me rappresentata ritiene di una gravità inaudita le circostanze emerse nel corso della polemica tra il Consigliere Regionale Tommaso Pellegrino e il Consigliere Regionale Corrado Matera. – dice l’avvocato Maldonato – Sono, da gran tempo amico di entrambi e la mia Associazione ha intrattenuto con gli stessi rapporti di proficua collaborazione, ma ciò non ci impedisce di valutare ciò che è venuto fuori dal loro confronto alla luce delle norme scritte e delle regole etiche che dovrebbero informare l’attività di due rappresentanti del popolo al massimo livello della responsabilità regionale».
«Entrambi – aggiunge – hanno confessato di aver fatto lobbyng presso i loro rispettivi riferimenti politici, amministrativi e aziendali per condizionare le ragioni di una scelta che non è ancora pervenuta alle soglie:
del “dibattito pubblico” e poi
dell’esame demandato al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e infine
dello scrutinio riservato alla Conferenza dei Servizi, che, per legge, dovrà formulare il parere semplificato sulla proposta di RFI, dopo aver acquisito le opinioni di tutte le Amministrazioni interessate e delle Associazioni costituite a protezione degli interessi diffusi. Tale condotta si pone in aperta violazione dell’art. 28 dello Statuto della Regione Campania, secondo cui i Consiglieri Regionali “rappresentano l’intera Regione”. Con la conseguenza che nessuno di loro avrebbe potuto patrocinare gli interessi di un territorio contro gli interessi di un altro territorio, in una ottica dichiaratamente conflittuale e smaccatamente partigiana, cedendo a pressioni localistiche e rinunciando alla prospettiva della difesa degli interessi generali della Regione (nel rispetto degli interessi della Nazione), che è la missione di ogni uomo politico».
Poi si rivolge al consigliere Pellegrino: «Per ciò che concerne l’On.le Tommaso Pellegrino, poi, lo stesso sembra aver dimenticato che è ancora Presidente in carica del Parco Nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni e in nessun caso, pertanto, avrebbe potuto prender le parti di un’area del Parco (dallo stesso amministrato) contro un’altra area del Parco e senza aver previamente consultato il Consiglio direttivo del Parco. Credo che entrambi non possano sottrarsi al dovere di trarre le dovute conseguenze da un comportamento ingiustificabile sia sul piano della legalità istituzionale sia sul piano dell’etica pubblica».
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