Policastro Bussentino, pagano il parcheggio con l’app ma arriva la multa
| di Antonio Vuolo«Bagnanti pendolari beffati e sanzionati». A farsi portavoce di un comitato spontaneo é Agostino Ingenito, ospite storico del golfo di Policastro, presidente Abbac e referente sindacale consumatori della Cisal, già componente regionale Federconsumatori. Il comitato chiede intervento del Prefetto e Antitrust «sull’effettiva competenza comunale dell’area senza pavimentazione e in piena zona di rispetto fluviale e demaniale» e chiede chiarimenti al Comune di Santa Marina e l’app Easypark «per aver indotto in confusione i consumatori», si legge nella nota.
L’area é quella dei lidi a Policastro. Ingenito spiega che «gli automobilisti sono multati pur avendo pagato un app che geolocalizza il parcheggio. Dal dialogo con un addetto alla sosta gli utenti hanno scoperto che il Comune di Santa Marina ha cambiato app in convenzione. Ma per utilizzare la nuova app va letto un codice qr che si trova su alcuni cartelli stradali non ben segnalati e accessibili agli automobilisti. Ci domandiamo che responsabilità ha l’utente se utilizza un app, in questo caso Easypark, che fra l’altro, mediante il sistema online prende anche una commissione ulteriore di 0,75 centesimi sul ticket giornaliero di 5 euro imposto dal Comune».
«Siamo pronti a porre la questione per vie legali e diffidiamo il Comune, segnaleremo in queste ore la vicenda all’Antitrust e contesteremo le sanzioni. – spiega il portavoce del Comitato – Inoltre chiediamo conto all’ente locale della sua effettiva titolarità dell’area destinata a parcheggio, tenuto conto che la sua posizione geografica farebbe presupporre che si tratti di una area demaniale di competenza statale vista la zona di rispetto fluviale della foce del Bussento. Il caso di Policastro è emblematico per quanto attiene l’utilizzo delle app, e che sta determinando problematiche anche in altri comuni. Ecco perché chiediamo intervento del legislatore e dell’Antitrust che accerti anche qual’e lo stato dell’arte su questo fiorire di app di parcheggi pubblici locali e della loro gestione. Riteniamo che sia il caso di analizzare la questione, a tutela del consumatore. Per questo motivo, considerata la beffa, diffidiamo anche l’app EasyPark che ha incassato la tariffa pur non avendone diritto stando a quanto riferito dell’addetto alla sosta. Ed inoltre chiediamo conto al Comune e Provincia delle condizioni stradali e della necessità di completare i lavori per il recupero e messa in sicurezza dell’area interessata nei mesi scorsi da fenomeni alluvionali».
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