Politico di Eboli denunciato dalla moglie per maltrattamenti: scatta il codice rosso
| di RedazioneUn noto politico locale è stato denunciato dalla moglie per maltrattamenti in famiglia, in un episodio che ha scosso l’intera comunità. La situazione si è ulteriormente complicata quando, durante l’intervento dei carabinieri, è stata sequestrata una pistola che l’uomo deteneva legalmente. L’accaduto ha fatto scattare il codice rosso, la procedura di protezione immediata per la donna, che è stata allontanata dall’abitazione insieme al figlio minore.
L’episodio che ha portato alla denuncia è avvenuto lunedì, quando una lite tra i coniugi è degenerata in uno scontro fisico. Dopo il litigio, la donna si è recata in ospedale, dove ha raccontato l’accaduto e, dopo essere stata medicata per lievi ferite, è stata dimessa. Poco dopo, anche il marito ha raggiunto il pronto soccorso, dichiarando di essere stato vittima di violenza. Anche per lui, il referto medico ha evidenziato lesioni lievi, segno di una situazione sentimentale ormai irrimediabilmente compromessa.
In preda alla paura, la donna ha contattato i carabinieri, temendo per la propria vita a causa della presenza della pistola in casa. La tensione era palpabile, e la lite fisica aveva scosso profondamente la moglie. I carabinieri, coordinati dal capitano Greta Gentili, sono intervenuti per la prima volta intorno alle 13:30, sequestrando l’arma detenuta dall’uomo. Nonostante ciò, in quella fase non è stata formalizzata una denuncia a suo carico, grazie alla presenza del porto d’armi.
Nel tardo pomeriggio, tuttavia, la situazione è precipitata. La lite tra i coniugi è proseguita e, alle 19, i carabinieri sono tornati con un provvedimento più severo: la donna e il figlio minore sono stati allontanati dall’abitazione e trasferiti dai parenti in un paese vicino. Con loro c’era anche un’assistente sociale del Comune di Eboli, incaricata di stilare un verbale da inviare alla procura presso il Tribunale dei minori, dato il coinvolgimento di un minore nella vicenda.
Nel frattempo, la vicenda è diventata materia di battaglia legale. Entrambi i coniugi hanno sporto denuncia l’uno contro l’altro. La moglie ha accusato il marito di violenze psicologiche subite nel tempo, anche se gli episodi di violenza fisica sarebbero stati limitati. La presenza di una pistola in casa ha ulteriormente allarmato le autorità, poiché la donna ha riferito che il marito avrebbe fatto minacce velate nei suoi confronti. Anche il politico, preoccupato per le conseguenze legali e per la possibilità di una separazione dal figlio, ha contattato un avvocato e ha iniziato a preparare una difesa.
Su disposizione della Procura di Salerno, sono state applicate le misure precauzionali previste dal codice rosso, e la donna, insieme al figlio, ha lasciato la casa di Eboli, trovando rifugio altrove in attesa degli sviluppi dell’inchiesta. L’indagine, per la tutela del minore coinvolto, è stata secretata, ma ha destato grande clamore per la notorietà del politico e della sua famiglia.
L’arrivo dei carabinieri nel centro di Eboli, con tre pattuglie, nelle prime ore della serata di lunedì, non è passato inosservato, suscitando curiosità e generando un’ondata di voci e speculazioni tra i cittadini. La notizia si è rapidamente diffusa in città, dando origine a un vortice di indiscrezioni che ha monopolizzato le conversazioni pubbliche nelle ultime ore.
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